RIQUALIFICAZIONE CENTRALI TERMICHE: Obiettivi, Interventi E Attività

RIQUALIFICAZIONE CENTRALI TERMICHE: Obiettivi, Interventi E Attività

Il parco edilizio italiano è costituito, in buona parte, da condomini che hanno generatori di calore obsoleti, il cui rendimento stagionale raramente supera il 75%. La maggior parte dei generatori sono caldaie a gas di tipo tradizionale, in ghisa o in acciaio, con bruciatori ad aria aspirata o soffiata. Alcuni generatori sono vecchie caldaie a gasolio, mentre una parte, sempre più consistente, sono caldaie a gas a condensazione.

Il rendimento complessivo di un impianto termico è il prodotto dei rendimenti dei quattro sottosistemi che lo costituiscono, ovvero generazione, distribuzione, regolazione, emissione. Se si considera il rendimento complessivo di un tipico condominio italiano, con distribuzione a colonne montanti, anello orizzontale scarsamente coibentato, termoregolazione solo climatica e terminali di emissione a radiatori, si possono riscontrare facilmente rendimenti medi stagionali complessivi inferiori al 60%. Ciò significa che ben il 40% dell’energia disponibile nel combustibile viene sprecata nei suddetti quattro sottosistemi, cioè prima di essere resa disponibile all’utenza.

Riqualificazione Centrali Termiche: Obiettivi

La riqualificazione di una centrale termica mira, innanzitutto, ad aumentare il valore del rendimento termico dell’impianto, e quindi a diminuire, spesso in modo drastico, la spesa energetica.

Inoltre molte centrali termiche sono, ancora oggi, carenti per quanto riguarda la sicurezza, principalmente per due aspetti:

  1. Dal punto di vista antincendio, con la mancanza o il mancato aggiornamento del CPI (Certificato di Prevenzione Incendi), spesso accompagnati dall’inadeguatezza fisica del locale tecnico ai fini antincendio e dal mancato rispetto di alcune prescrizioni dei Vigili del Fuoco (VV.F.);
  2. Dal punto di vista della sicurezza dei recipienti in pressione, con la mancanza o il mancato aggiornamento del libretto matricolare INAIL, spesso accompagnati dalla mancanza e/o dalla non conformità dei dispositivi di sicurezza prescritti dalla Raccolta R dell’INAIL. Si fa presente che i vari dispositivi di sicurezza prescritti dalle leggi in vigore, oltre che essere presenti, devono anche essere anche tarati e/o controllati periodicamente.

Riqualificazione Centrali Termiche: Perché effettuarla

Come abbiamo già anticipato nel paragrafo precedente, riqualificare una centrale termica non solo è fondamentale per abbattere i costi della bolletta energetica fino al 50% e rendere l’impianto più sicuro. Questa tipologia di intervento comporta ulteriori vantaggi come:

  1. -Rende l’impianto termico rispondente agli obblighi di legge;
  2. -Ridurre le emissioni di CO2 e salvaguardare l’ambiente;
  3. Valorizza gli immobili.

 

Riqualificazione Centrali Termiche: Come Funziona

Il primo passo da compiere per riqualificare una centrale termica è quello di verificarne la rispondenza agli obblighi di legge, in particolare ai fini antincendio e di sicurezza dei fluidi in pressione.

In seguito alla “messa a norma” dell’impianto termico, il passaggio fondamentale per la riqualificazione di una centrale termica è la diagnosi energetica del sistema edificio-impianto. Quest’ultima non è limitata alla centrale in senso stretto, ma si estende a tutto l’impianto termico, includendovi quindi il generatore, il sistema di distribuzione, di regolazione e di emissione e all’intero edificio, con il calcolo del suo fabbisogno energetico.

Riqualificazione Centrali Termiche: Obiettivi della diagnosi energetica

  1. Rilevare gli impianti e le strutture disperdenti dell’edificio;
  2. Individuare le inefficienze degli impianti e delle strutture disperdenti;
  3. Calcolare il fabbisogno energetico reale, per dimensionare correttamente il generatore;
  4. Mettere a confronto le diverse soluzioni impiantistiche compatibili e la loro efficacia sotto il profilo dei costi complessivi (investimento, esercizio e manutenzione);
  5. Determinare l’eventuale convenienza economica della coibentazione delle strutture opache e della sostituzione degli infissi esistenti con infissi “a risparmio energetico”;
  6. Individuare gli interventi da effettuare sulla base dei punti 4. e 5., rispettando il vincolo del budget disponibile.

Riqualificazione Centrali Termiche: Tipologie di interventi

Come prescritto dai “Requisiti minimi”, riportati nel D.M. 26/6/2015, per quanto riguarda il sottosistema di generazione in impianti residenziali, la diagnosi energetica deve considerare almeno le seguenti opzioni:

  1. Caldaia a condensazione;
  2. Pompa di calore elettrica o a gas;
  3. Solare termico;
  4. Cogenerazione

Altri aspetti impiantistici da considerare, in aggiunta a quelli prescritti dal Decreto, sono i seguenti:

Stato del sottosistema di distribuzione, in particolare per quanto riguarda la coibentazione delle tubazioni e il bilanciamento delle portate di impianto;

  1. Stato del sottosistema di regolazione, in particolare delle valvole termostatiche e della centralina climatica con sonda di temperatura esterna;
  2. Stato del sottosistema di emissione, in particolare dei corpi scaldanti (di solito radiatori), delle valvole e dei detentori, con sostituzione dei componenti poco efficienti;
  3. Controllo del corretto funzionamento dei contatori, sia in centrale termica (contatore di calore e di acqua di reintegro), sia i ripartitori o contatori diretti di calore delle utenze, con sostituzione, ripristino e riparametrizzazione, ove necessario;
  4. Controllo della corretta funzionalità degli impianti di trattamento dell’acqua che, in forza del D.P.R. 59/09, per potenze > 100 kW e per durezza dell’acqua > 25 °F devono comprendere filtro e addolcitore, spesso non installati o non funzionanti nella maggior parte delle centrali termiche. Ad esempio, a Roma, la durezza media dell’acqua è intorno a 33 °F;
  5. Controllo della corretta funzionalità degli eventuali sistemi di condizionamento chimico, anch’essi in alcuni casi prescritti e comunque consigliati, in particolare se il generatore è una caldaia a condensazione;
  6. Valutazione dell’opportunità di integrare l’impianto con disareatore e defangatore, che consentono di mantenere l’acqua di impianto libera da aria e depositi, aumentando l’efficienza e allungando la vita dell’impianto;
  7. Lavaggio e protezione dell’impianto.

Riqualificazione Centrali Termiche: Principali attività

Oltre alla realizzazione di tutti gli interventi sopra citati per la messa a norma (sia documentale che tecnica), è fondamentale effettuare la riqualificazione impiantistica e gli interventi di isolamento delle strutture opache e trasparenti (coibentazioni di soffitti, pareti e sostituzione di infissi). Non meno importante è la manutenzione degli impianti, indispensabile per mantenere nel tempo uno stato ottimale di efficienza e sicurezza. Infine vi è la  gestione degli impianti di termoregolazione e di contabilizzazione e ripartizione delle spese, che non si limita alla lettura e la ripartizione delle spese a norma UNI 10200, ma comprende una serie di attività fondamentali per un corretto funzionamento del sistema nel tempo, quali:

  1. Sostituzione di termosifoni con contestuale riparametrizzazione dei ripartitori;
  2. Sostituzione di ripartitori guasti; sostituzione di valvole e detentori, anche durante l’esercizio dell’impianto con “congelatubi”;
  3. Gestione dei distacchi dall’impianto centralizzato; variazioni millesimali conseguenti ad opere di isolamento, etc.

Noi di NEST effettuiamo la valutazione globale della rispondenza agli obblighi di legge di una centrale termica, estendendo la verifica anche agli altri componenti di impianto, quali la canna fumaria, la linea gas, l’impianto elettrico e la presenza dei documenti obbligatori (fra i quali, ad esempio, il libretto di impianto).

Siamo in grado di fornire, oltre alla diagnosi energetica, un servizio a 360°, sulla riqualificazione della tua centrale termica.

Aumenta il rendimento dell’impianto termico e diminuisci la spesa energetica!