REVAMPING FOTOVOLTAICO: Interventi ed incentivi

REVAMPING FOTOVOLTAICO: Interventi ed incentivi

L’Italia è uno dei paesi pionieri nel mondo delle energie rinnovabili, infatti l’installazione del primo impianto fotovoltaico risale a più di trent’anni fa. Va da sé che molti impianti oggi possono risultare obsoleti e danneggiati, necessitando quindi di un processo volto al miglioramento e all’ottimizzazione. Al giorno d’oggi, le tematiche del mondo green stanno sempre più a cuore alle persone: infatti tra auto elettriche, impianti solari termici ed azioni quali il Patto dei Sindaci e il Green New Deal, gli interventi di revamping diventano quindi fondamentali in un ottica di sostenibilità ma anche di risparmio per gli utenti.

Revamping Fotovoltaico: Cos’è

Con il termine Revamping si intendono tutti quegl’interventi volti a riammodernare, modificare e migliorare il vecchio impianto fotovoltaico. Facciamo riferimento quindi a tutte quelle operazioni messe in atto per la rigenerazione di alcune componenti o dell’intero modulo fotovoltaico, il tutto ovviamente, è indirizzato a migliorare le prestazioni e la produzione energetica. Quando un impianto fotovoltaico o qualcuna delle sue componenti, inizia a manifestare malfunzionamenti, inizia un lento processo in cui l’utente non beneficerà più del risparmio in bolletta e un conseguente impatto negativo sulla sostenibilità.

Revamping Fotovoltaico: un ritorno alle prestazioni iniziali e un corretto funzionamento dell’impianto

Gli interventi di Revamping sono disciplinati dal D.M. 23/06/2016, un documento emanato dal GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) il cui obiettivo è quello di stabilire le linee guida per un corretto processo di ammodernamento ed ottimizzazione dell’impianto fotovoltaico, dove l’argomento principale è incentrato sulle condizioni necessarie per ricevere gli incentivi GSE Fotovoltaico.

Revamping Fotovoltaico: quando e perché eseguire gli interventi

Le problematiche legate a rallentamenti, performance non ottimali e l’obsolescenza del sistema nell’utilizzo quotidiano ricadono sul proprietario dell’impianto fotovoltaico, che non beneficerà di grandi risparmi energetici. Di seguito analizzeremo alcuni casi per cui sono necessari gli interventi di Revamping:

  • Degrado e malfunzionamento delle parti: nonostante un impianto fotovoltaico ha una durata di quasi 30 anni, alcune delle sue parti possono deteriorarsi nel tempo. La scarsa qualità dei materiali, gli agenti atmosferici e rotture impreviste possono inficiare sul corretto funzionamento dell’impianto;
  • Scelte progettuali poco attuali: La cattiva esposizione al sole, poca radiazione e l’aumento di zone di ombreggiatura estrema sono la conseguenza di scelte progettuali poco attuali e poco funzionali che possono influire negativamente sul corretto funzionamento di un impianto;
  • Ammodernamento di elementi non a norma: Il settore del fotovoltaico è in continuo sviluppo, infatti la crescita esponenziale ed una ricerca costante, hanno portato all’obsolescenza di alcuni elementi ormai ritenuti non a norma;

Oltre agli interventi di riammodernamento, rinnovo e miglioramento relativi al revamping, esiste un ulteriore concetto, quello di Repowering Fotovoltaico.

Repowering Fotovoltaico: Cos’è

Per Repowering si intende tutti gli interventi volti ad aumentare la potenza dell’impianto fotovoltaico. Questo può avvenire tramite ottimizzatori di potenza legati ad ogni singolo pannello solare e sono fondamentali qualora si volesse aumentare l’autoconsumo del modulo già esistente. Sempre nel campo del Repowering, un’altra azione possibile è quella di aggiungere un pacco di batterie per l’accumulo: così facendo si avrà un aumento dell’autoconsumo e di conseguenza un risparmio diretto in bolletta, visto che potrai consumare l’energia prodotta sia di giorno che di notte e in tutte le fasce orarie.

Revamping Fotovoltaico: tutti gli interventi

Molti sono gli interventi di Revamping Fotovoltaico e si possono effettuare su uno o più elementi dell’impianto. Di seguito analizzeremo i  principali, con le relative problematiche e soluzioni:

  • Sostituzione dell’inverter: come sappiamo l’inverter è il cuore di un impianto fotovoltaico. Il suo compito è quello di trasformare la corrente continua proveniente dai raggi solari in corrente alternata. Inoltre si occupa di monitorare il corretto funzionamento dei pannelli solari, al fine di evitare problemi più gravi come incendi o cortocircuiti. Sostituire un inverter rotto o con basse prestazioni ti assicurerà un rientro economico e la sicurezza di un impianto stabile.
  • Sostituzione dei pannelli: anche un solo pannello non funzionante comporta innumerevoli problemi all’intero impianto fotovoltaico. Agenti atmosferici come ghiaccio, neve, pioggia e vento possono intaccare strutturalmente un pannello con conseguente deficit delle prestazioni. Inoltre materiali poco resistenti o di bassa qualità saranno sinonimo di decadimento e obsolescenza.
  • Installazione di dispositivi anti PID: Con il termine PID (Potential Induced Degradation) si fa riferimento ad un effetto reversibile di polarizzazione nelle celle fotovoltaiche, dovuto a volte anche a corrosione elettrochimica. Per questo sarà utile utilizzare determinati materiali e/o strutture per evitare il lento deterioramento delle parti dell’impianto. Sarà utile scegliere materiali a basso contenuto di sodio e anti-reflection coating. Inoltre, per i moduli, è consigliabile scegliere materiali incapsulanti che eviteranno la dispersione di calore.
  • Installazione di nuovi dispositivi qualora l’impianto fotovoltaico non fosse conforme alle normative CEI 0-21 e CEI 0-16;
  •  Sostituzione di quadri e cavi elettrici;
  • Spostare parte dell’impianto nella sua totalità qualora insorgessero problematiche di ombreggiamento causato da recinzioni, edifici, vegetazione etc.

Repowering Fotovoltaico e incentivi GSE

Come sappiamo, il GSE mette a disposizione numerosi incentivi per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Qual è quindi la relazione tra tali incentivi e gli eventuali miglioramenti e modifiche legati al Revamping? Un utente che modernizza, migliora o apporta cambiamenti al proprio impianto non perde i benefici del cosiddetto Conto Energia. Il DTR, ovvero il Documento Tecnico per il Revamping emanato e pubblicato dal GSE pone l’accento su quelle attività da non fare per evitare di perdere gli incentivi del Conto Energia. Vediamole di seguito:

  • Gli inverter sostituiti devono essere sempre conformi alle norme CEI;
  • Per tutti gli impianti che superino i 3kW, è obbligatorio effettuare la comunicazione delle modifiche all’impianto al GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori;
  • I possessori di impianti che non superano i 3kW devono inviare la comunicazione degli interventi al GSE solo in caso di incremento della potenza, sostituzione dei moduli o aggiunta di batterie per l’accumulo. Altrimenti non sono tenuti ad effettuare la comunicazione degli interventi:
  • L’aumento di performance dell’impianto fotovoltaico fino a 20 kW non potrà essere superiore al 5% della potenza già installata in precedenza, mentre per i moduli con oltre i 20 kW la potenza può essere aumentata dell’ 1%;
  • Qualora avessi beneficiato del Primo Conto Energia non potrai effettuare l’installazione delle batterie per l’accumulo;
  • Prima di procedere a qualsiasi opera di ammodernamento di un impianto fotovoltaico è necessario richiedere al GSE una valutazione preliminare dell’intervento.

Noi di Nest progettiamo e realizziamo soluzioni per il revamping del vostro impianto fotovoltaico al fine di massimizzarne le performance, nel pieno rispetto dei requisiti autorizzativi e di legge.

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