19 Gen Nuova Sabatini: agevolazioni per l’acquisto di beni materiali
La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini“) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. Questa sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.
Prosegui con la lettura del nostro articolo per conoscere i settori di produzione ammessi, cosa finanzia e a chi si rivolge.
Nuova Sabatini: Imprese ammesse alle agevolazioni
Possono beneficiare della Misura (Nuova Sabatini) le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- Non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- Sono residenti in un Paese estero purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.
Nuova Sabatini: Settori produttivi ammessi
Sono ammessi alla Misura (Nuova Sabatini) tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione di attività finanziarie, assicurative e connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
Nuova Sabatini: Quali investimenti sostiene
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice Civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali. Non sono ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
Gli investimenti devono inoltre soddisfare i seguenti requisiti:
- Autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
- I beni oggetto dell’agevolazione devono essere correlati all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Nuova Sabatini: In cosa consistono le agevolazioni
Come abbiamo già anticipato in precedenza, le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sul finanziamento stesso.
Il finanziamento bancario (o leasing) può coprire l’investimento per intero e può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all 80% del finanziamento stesso.
Per accedere al Fondo, il contratto di leasing deve soddisfare i seguenti requisiti:
- Deve essere di durata non superiore a 5 anni;
- Deve essere di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
- Deve essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
L’ammontare del contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo pari all’investimento sostenuto, il tasso d’interesse annuo è pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari;
- 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).
Nuova Sabatini: Come accedere alle agevolazioni
Nei punti seguenti vi spiegheremo nel dettaglio la procedura per accedere al contributo ministeriale.
- La PMI presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge:
- Una volta verificata la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dalla PMI, nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa e, sulla base delle domande pervenute, la banca trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo;
- La banca/intermediario finanziario, previa conferma da parte del Ministero della disponibilità, totale o parziale, delle risorse erariali da destinare al contributo, ha facoltà di concedere il finanziamento alla PMI mediante l’utilizzo della provvista costituita presso Cassa depositi e prestiti S.p.A., ovvero mediante diversa provvista;
- La banca/intermediario finanziario che decida di concedere il finanziamento alla PMI, adotta la relativa delibera e la trasmette al Ministero, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa PMI in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
- Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria e lo trasmette alla stessa e alla relativa banca/intermediario finanziario;
- La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione ovvero, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene ovvero alla data di collaudo se successiva. La stipula del contratto di finanziamento può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo;
- La PMI, ad investimento ultimato, compila, in formato digitale ed esclusivamente attraverso l’accesso alla piattaforma, la dichiarazione attestante l’avvenuta ultimazione, nonché, previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, la Richiesta Unica (modulo RU) – o in alternativa la Richiesta Quote Rimanenti (modulo RQR) nel caso in cui abbia già richiesto una o più quote del contributo sulla base delle modalità operative previgenti alla data del 22 luglio 2019 – e la trasmette al Ministero, unitamente all’ulteriore documentazione richiesta.
In linea generale, il contributo è erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento. In tali casi, la PMI, successivamente alla trasmissione del modulo RU/RQR, effettua la richiesta di pagamento su base annuale attraverso l’accesso alla piattaforma, previa comunicazione di eventuali variazioni intercorse.
Rimane, altresì, confermata l’erogazione del contributo in un’unica soluzione solo per le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere:
- Dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, in caso di finanziamento deliberato di importo non superiore a 100.000 euro, come già disposto dall’articolo 20, comma 1, lettera b), del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58;
- Dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, in caso di finanziamento deliberato di importo non superiore a 200.000 euro, come già disposto dell’articolo 39, comma 1, del decreto-legge 16 luglio -2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120;
- Dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, indipendentemente dall’importo del finanziamento deliberato, come già disposto dall’articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2020, n. 178;
- Dal 1° gennaio 2022, nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della PMI non è superiore a 200.000,00 euro, come già disposto dall’articolo 1, comma 48, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.
La Misura Beni Strumentali (“Nuova Sabatini”) è un ottimo incentivo per investire in soluzioni impiantistiche innovative al fine di raggiungere l’efficienza energetica all’interno della vostra realtà e accedere al contributo messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico. Noi di NEST crediamo fermamente che efficientare la vostra azienda tramite l’impiego di nuove tecnologie sia fondamentale per ottenere grandi risparmi energetici ed economici.
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