31 Mar LA NUOVA ETICHETTA ENERGETICA: motivi ed effetti del cambiamento
Recentemente il Parlamento Europeo ha approvato la nuova etichetta energetica per gli elettrodomestici. Sono state rimosse le classi “A+, A++ e A+++” che si sono viste negli ultimi anni con il miglioramento delle performance degli elettrodomestici, reintroducendo una sola scala da A-G.
Sostituendo quindi le classi “A+”, “A++” e “A+++” con una scala da A-G, la migliore classe di consumo energetico degli elettrodomestici, sarà quindi indicata solo con la lettera “A”. Questa nuova classificazione è improntata all’insegna della semplicità e alla digitalizzazione, con l’obiettivo di registrare maggiori livelli di efficienza energetica a livello europeo. Il cambiamento garantisce un risparmio medio di 15 euro l’anno ai consumatori e migliora la facilità di lettura.
La nuova etichetta energetica: come funziona
Il cambiamento delle etichette energetiche andrà ad incidere su sei gruppi di prodotti:
- Lavastoviglie;
- Lavatrici e lavasciuga;
- Frigoriferi;
- Lampade;
- Display elettronici (monitor, televisori e pannelli segnaletici digitali);
- Frigoriferi commerciali inclusi nei negozi con funzione di vendita diretta.
Le prime etichette furono introdotte dall’Unione Europea nel 1995 con il compito di indicare in maniera sintetica l’efficienza energetica del prodotto. Inizialmente, le classi andavano dalla G (la peggiore) alla A (la migliore), ma la maggiore spinta all’innovazione data dalla concorrenza tra marchi, ha portato nel tempo alla creazione di classi supplementari, rappresentate con le voci A+, A++, A+++.
Questa situazione, infatti, poteva creare confusione nei consumatori per due motivi:
- Per prima cosa, non tutti i consumatori potrebbero essere a conoscenza dell’esistenza di tre classi superiori all’etichetta A, pertanto, si corre il rischio di acquistare un prodotto ritenuto molto efficiente, senza sapere invece che probabilmente ne esistono altri dai consumi minori;
- In secondo luogo, la corsa verso le classi più alte ha portato progressivamente al mancato utilizzo delle etichette inferiori. Anche questo può portare a una minore consapevolezza.
Per questi motivi, l’unione europea ha deciso di tornare al passato.
La nuova etichetta energetica: come è composta
Come abbiamo già anticipato, la nuova etichetta non contiene i “+” che potevano disorientare il cliente in fase di acquisto e indicando la classe di efficienza energetica del prodotto corrispondente con una scala da A-G. Ma quali altre novità contiene la nuova etichetta?
- Mostrano il consumo di energia assoluto in kWh, indicato per anno o per qualsiasi periodo di tempo pertinente;
- E’ composta anche da un codice dinamico di risposta rapida (QR code), un “codice a barre” da fotografare con un’ apposita app per consentire al consumatore di accedere velocemente alla banca dati di tutti i prodotti con la nuova etichettatura, in questo modo il cliente può confrontare i consumi di diversi elettrodomestici;
- Avrà l’icona “smart”, per differenziare gli elettrodomestici intelligenti, che entrano in funzione quando il costo dell’energia è più basso.
La nuova etichetta energetica: motivazione del cambiamento
L’Unione Europea si è impegnata a dar vita all’Unione dell’energia con politiche volte a moderare la domanda di energia e limitare le emissioni di gas a effetto serra. In questo contesto si inserisce la nuova etichetta energetica, che i parlamentari europei hanno votato per questi motivi:
“L’etichettatura dell’efficienza energetica consente ai consumatori di procedere a scelte informate in merito ai prodotti connessi all’energia efficienti e sostenibili e apporta quindi un contributo di rilievo al risparmio energetico e alla riduzione degli importi delle fatture energetiche”.
Cambio dell’etichetta energetica: gli effetti dell’iniziativa
Secondo una stima della Commissione Europea, grazie alle nuove etichette energetiche il risparmio che si potrà ottenere sarà pari a 38TWh/anno entro il 2030. Unendo questa misura alle altre iniziative messe in atto dall’Unione Europea per aumentare l’efficienza energetica, si dovrebbe arrivare ad un risparmio annuo di 94 TWh.
Anche noi alla NEST crediamo fermamente che efficientare non significa solo investire su ristrutturazioni e impianti all’avanguardia. La ricerca dell’efficienza energetica si trova anche nelle tecnologie che utilizziamo nel quotidiano, come ad esempio elettrodomestici e tv. Come abbiamo specificato nel nostro articolo di halloween, adeguare le tecnologie ai nuovi standard, è fondamentale per abbattere i consumi di energia e diminuire gli importi delle utenze.
La nuova etichetta energetica consente ai consumatori di procedere agli acquisti di elettrodomestici in maniera più oculata e contemporaneamente godere di un maggior risparmio sulle utenze.