Incentivi PNRR per la Riqualificazione di Alberghi e Strutture Ricettive: Opportunità di Crescita Sostenibile

Incentivi PNRR per la Riqualificazione di Alberghi e Strutture Ricettive: Opportunità di Crescita Sostenibile

Il settore turistico italiano, uno dei pilastri dell’economia nazionale, sta ricevendo una spinta decisiva verso la modernizzazione e la sostenibilità grazie agli incentivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo piano, volto a rilanciare l’economia post-pandemia, dedica una parte significativa delle sue risorse alla riqualificazione delle strutture alberghiere e ricettive.

La procedura informatica è gestita da Invitalia. Le imprese del settore possono presentare domanda fino alle ore 12:00 del 31 luglio 2024 per ottenere incentivi mirati a migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica degli edifici, promuovendo al contempo l’innovazione digitale e la sostenibilità ambientale. (misura M1C3 – Investimento 4.2.5)

Due forme di incentivazione

Sono previste due forme principali di incentivazione:

  • Una delle principali forme di incentivazione è il contributo diretto alla spesa, un fondo perduto che ammonta complessivamente a 180 milioni di euro. La percentuale di contributo varia in base alla dimensione dell’impresa e alla sua collocazione territoriale: si parte dal 30% dei costi ammissibili per le micro imprese situate nel Sud Italia fino al 10% per le grandi imprese. Questo strumento è pensato per ridurre il peso finanziario degli investimenti necessari, rendendo più accessibili gli interventi di riqualificazione anche per le realtà imprenditoriali più piccole.
  • Accanto al contributo diretto alla spesa, è previsto un finanziamento agevolato con un tasso fisso dello 0,50%, per un totale di 600 milioni di euro, erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti. La durata di questi finanziamenti varia da un minimo di 4 anni a un massimo di 15 anni, con la possibilità di un preammortamento fino a 3 anni. Questo finanziamento offre alle imprese la liquidità necessaria per affrontare progetti di grande portata, spalmando i costi su un arco temporale più lungo e sostenibile.

Tipologie di intervento ammesse

Gli interventi per cui è possibile richiedere gli incentivi sono molteplici e mirano a diverse aree di miglioramento:

  • Efficienza Energetica: elencati all’art. 2 del decreto del Ministero dello sviluppo economico 6 agosto 2020 (requisiti tecnici per l’accesso all’Ecobonus), ovvero, a titolo non esaustivo, interventi di riqualificazione energetica globale o interventi di isolamento termico delle sulle strutture opache, sostituzione di finestre, posa in opera di schermature solari, installazione di impianto solare termico, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria con caldaie a condensazione o pompe di calore ad alta efficienza, ecc.;
  • Riqualificazione Antisismica: interventi di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettera i), del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (Testo unico delle imposte sui redditi). Gli incentivi riguardano l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali di interi edifici contribuendo a proteggere le strutture ricettive e i loro ospiti da eventuali terremoti.
  • Eliminazione delle Barriere Architettoniche: conformi alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, e al decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503. Questi lavori sono fondamentali per garantire l’accessibilità delle strutture a tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità fisiche.
  • Manutenzione Straordinaria: restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, funzionali alla realizzazione degli interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica e agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Piscine Termali e Attrezzature: Gli incentivi coprono anche la realizzazione di piscine termali e l’acquisizione di attrezzature per attività termali, ampliando l’offerta turistica delle strutture ricettive e migliorando l’esperienza dei clienti.
  • Digitalizzazione: L’installazione di impianti Wi-Fi, la realizzazione di siti web e altre infrastrutture digitali sono fondamentali per modernizzare le strutture ricettive, rendendole più competitive in un mercato sempre più orientato verso il digitale. Le spese per la digitalizzazione, nella misura massima del 5%. Gli interventi dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2025.

Inoltre gli interventi devono possedere i seguenti requisiti:

  • Le spese ammissibili: Le spese ammissibili sostenute, al netto dell’IVA, dovranno essere comprese tra 500 mila euro e 10 milioni di euro, e ricadere tra le seguenti tipologie: servizi di progettazione, nella misura massima del 2% dell’importo complessivo dell’investimento;
  • Suolo aziendale e sue sistemazioni: nella misura massima del 5% dello stesso importo;
  • Fabbricati, opere murarie e assimilate: nella misura massima del 50% dell’importo; macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;

Requisiti di conformità ambientale

A livello generale, gli interventi devono essere conformi alla normativa ambientale, nazionale e dell’Unione europea, sul principio DNSH (“non arrecare un danno significativo”), in particolare alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione dello stesso principio DNSH. Tale conformità deve essere dichiarata nell’ambito della domanda di incentivo nell’apposita dichiarazione PNRR e DNSH, presente nella modulistica.

Più in dettaglio, per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione, deve essere assicurato il rispetto delle condizioni indicate nella Scheda n. 2 dell’Allegato alla Circolare MEF n.33 del 13 ottobre 2022 “Aggiornamento Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente – DNSH”. La Scheda fornisce indicazioni operative per tutti gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici, differenziate a seconda che si preveda un contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici (c.d. Regime 1) o il mero rispetto del principio DNSH (Regime 2). Si evidenzia che l’investimento PNRR in cui rientra l’incentivo (misura M1C3 – Investimento 4.2.5) contempla entrambi i regimi, in funzione della tipologia di intervento. Di fatto, tuttavia, in entrambi i regimi per l’aspetto energetico è richiesto il rispetto dei medesimi Requisiti minimi del 26 giugno 2015: ad esempio, se si tratta di una ristrutturazione importante di primo o secondo livello, essa sarà considerata di Regime 1 e dovrà essere corredata dagli APE redatti prima e dopo l’intervento di ristrutturazione. Interventi di efficienza energetica più limitati o anche la riduzione del rischio sismico dell’edificio, non associata a riqualificazione energetica, vengono considerati di Regime 2 e richiedono soltanto la verifica del rispetto dei requisiti minimi, senza dover redigere l’APE.

Economia circolare e requisiti ambientali

L’economia circolare è inclusa tra gli aspetti da considerare. A questo riguardo, il requisito da dimostrare prevede che almeno il 70% (in termini di peso) dei rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi prodotti in cantiere sia preparato per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale. Il rispetto del criterio “Demolizione selettiva, recupero e riciclo” di cui ai CAM Edilizia (D.M. 23 giugno 2022) assolve automaticamente al rispetto del principio DNSH.

Come presentare la domanda

Le domande devono essere presentate online attraverso il sito di Invitalia, dove è disponibile tutta la modulistica necessaria. È importante notare che l’intervento deve essere avviato dopo la presentazione della domanda e completato entro il 31 dicembre 2025. La procedura informatizzata rende il processo più trasparente e accessibile, facilitando la partecipazione di un numero maggiore di imprese.

Gli incentivi del PNRR per la riqualificazione di alberghi e strutture ricettive rappresentano un’opportunità unica per il settore turistico italiano. Investire in efficienza energetica, sicurezza antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, piscine termali, digitalizzazione e rispetto dei principi di economia circolare significa non solo migliorare le prestazioni delle strutture, ma anche contribuire alla sostenibilità ambientale e all’innovazione digitale. Questo programma di incentivi può trasformare il settore turistico, rendendolo più competitivo e resiliente, e prepararlo ad affrontare le sfide future con maggiore fiducia e capacità di adattamento.

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