27 Lug L’impianto fotovoltaico residenziale: come funziona, incentivi e scambio sul posto
L’Italia è stata riconosciuta dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) come la prima al mondo per l’utilizzo dell’energia solare. Con l’entrata in vigore del Decreto Rilancio, investire nel fotovoltaico è estremamente vantaggioso e se volete installare un impianto fotovoltaico sulla vostra abitazione è il momento giusto in quanto è stato riconosciuto tra gli interventi ammissibili alla detrazione dell’Ecobonus 110% (leggi tutte le opportunità riguardo l’ecobonus sul recente articolo).
Inoltre, l’installazione di un impianto fotovoltaico garantisce non solo una importante rivalutazione del valore del vostro immobile ma, grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta dall’impianto, assicura un notevole risparmio sui consumi e, allo stesso tempo, permette di utilizzare energia “verde” perché proveniente da fonte rinnovabile.
Parleremo di
- Che cosa sono i moduli fotovoltaici?
- Come funziona un impianto fotovoltaico?
- L’installazione di un impianto fotovoltaico
- Da cosa dipende il rendimento dell’impianto fotovoltaico?
- Durata di un impianto fotovoltaico
- Come leggere il contatore con un impianto fotovoltaico?
- L’autoconsumo
- Gli incentivi per il fotovoltaico 2020
Che cosa sono i moduli fotovoltaici?
I moduli fotovoltaici sono dispositivi costituiti da celle in materiale cristallino, composti da una lamina di materiale semiconduttore, il più diffuso dei quali è il silicio, le quali trasformano le radiazioni solari in energia elettrica. L’energia prodotta da un impianto fotovoltaico è in grado di alimentare la vostra abitazione riducendo l’utilizzo di combustibili fossili dannosi per l’ambiente.
In molti casi l’energia prodotta è superiore al fabbisogno quotidiano e, pertanto, è possibile contare sui ricavi derivanti dalla vendita dell’energia in eccesso immessa nella rete pubblica oltre che sul risparmio derivante dalla riduzione della spesa energetica dell’abitazione.
Le celle costituiscono la parte del modulo esposta al sole e sono protette da una copertura in fibra di vetro (si tratta di una protezione per evitare il danneggiamento da parte degli agenti atmosferici) mentre, nella parte sottostante del pannello, è allocata una centralina da cui partono i cavi di collegamento.
Un impianto fotovoltaico è costituito da due componenti fondamentali:
- i moduli
- l’inverter
Come funziona un impianto fotovoltaico?
Come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, la trasformazione dell’energia solare in energia elettrica avviene grazie alle celle (ognuna di queste è realizzata con strati di silicio) che, collegate in serie, compongono il modulo.
Questo processo viene chiamato “effetto fotovoltaico” e inizia dal momento in cui la luce del sole induce la “stimolazione” degli elettroni presenti nel silicio. La corrente prodotta dipende dalla quantità di luce che colpisce il modulo, in generale, maggiore è l’intensità della radiazione solare, maggiore sarà la quantità di energia generata.
Il modulo produce una corrente elettrica continua. Sarà compito dell’inverter convertirla in corrente alternata per trasportarla e utilizzarla nell’impianto elettrico del Cliente e nella rete elettrica pubblica.
Al fine di massimizzare la produzione di energia, è fondamentale la valutazione di un professionista che sappia valutare la tipologia di Cliente e, quindi, che sia in grado di “tarare” il più possibile, dimensionando correttamente l’impianto, la curva di produzione giornaliera con i fabbisogni di energia elettrica dell’abitazione, così da massimizzare la quota di energia auto consumata e minimizzare l’immissione nella rete elettrica pubblica.
Gli impianti fotovoltaici possono essere di due tipi:
- isolati (stand-alone);
- connessi alla rete elettrica (Grid-Connected).
Gli impianti stand-alone non sono collegati alla rete elettrica, ma sono in grado di fornire una soluzione dove l’allacciamento alla rete non è possibile, come nei rifugi di montagna.
Gli impianti grid-connected riescono difficilmente a coprire il fabbisogno energetico di un nucleo familiare, ma possono, come già detto, contribuire notevolmente ad alleggerire le bollette. Nei momenti in cui la produzione dell’impianto eccede il fabbisogno di energia, l’energia in eccesso viene immessa nella rete elettrica pubblica e conteggiata dal contatore.
L’installazione di un impianto fotovoltaico
Solitamente i moduli fotovoltaici vengono installati sui tetti delle abitazioni. Nonostante siano in grado di produrre energia anche in luoghi esposti meno favorevolmente al sole e in condizioni meteorologiche non ottimali, l’installazione è bene che sia realizzata su una porzione della copertura dell’abitazione orientata prevalentemente a sud, così che l’impianto sia ben esposto alla luce solare per un tempo più lungo possibile durante il corso della giornata, massimizzando la produzione.
Conosci già i vantaggi di un impianto fotovoltaico e vuoi valutare l’intervento con un professionista?
Da cosa dipende il rendimento dell’impianto fotovoltaico?
Il rendimento è dovuto dalla tipologia e dalla qualità dei moduli scelti e dalla qualità dei componenti che formano l’impianto.
Incidono sulla resa anche altri fattori come: il luogo di installazione, l’orientamento e il grado di inclinazione dei moduli, l’assenza di ombreggiamenti, le condizioni atmosferiche e, certamente, nel corso degli anni, le perdite ed il livello di invecchiamento dell’impianto che possono registrare un calo di produzione progressivo nel tempo.
Durata di un impianto fotovoltaico
In generale i moduli fotovoltaici sono certificati per avere almeno un rendimento pari all’80% dopo 20 anni (anche se di fatto quasi tutti i produttori garantiscono tale rendimento anche dopo 25 anni), dopodiché continueranno a funzionare, ma produrranno una minore quantità di energia. Una scarsa manutenzione può influenzarne il ciclo di vita dell’impianto, per questo è consigliato effettuare delle revisioni periodiche programmate.
L’elemento più delicato dell’intero sistema è l’inverter, che ha al suo interno una parte elettronica e generalmente dopo circa 10 anni deve essere sostituito.
Come leggere il contatore con un impianto fotovoltaico?
Insieme all’impianto fotovoltaico viene installato un contatore bidirezionale in grado, pertanto, di misurare, in tutte le fasce orarie, sia l’energia prelevata dalla rete elettrica pubblica che quella (prodotta dall’impianto) non auto consumata e immessa nella rete.
L’autoconsumo
Il principale risparmio che garantisce l’impianto fotovoltaico deriva dall’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta. L’auto consumo permette di sfruttare l’energia prodotta dall’impianto anziché prelevarla dalla rete elettrica, evitando così di doverla acquistare dal fornitore. Grazie a questo è possibile risparmiare su tutte le componenti della tariffa elettrica legate al quantitativo di energia consumata: costo dell’energia consumata, oneri di sistema, imposte ed accise.
I risparmi varieranno a seconda della taglia dell’impianto e delle caratteristiche dell’impianto.
Gli incentivi per il fotovoltaico 2020
Come abbiamo già specificato all’inizio dell’articolo, il fotovoltaico rientra tra gli investimenti ammissibili all’ecobonus 110% se realizzato in abbinamento ad un intervento “trainante” (ad esempio l’installazione di una pompa di calore i sostituzione dell’attuale generatore di calore o la realizzazione dell’isolamento termico dell’involucro edilizio).
Sono inoltre sempre valide le detrazioni fiscali del 50% e lo “Scambio Sul Posto” (SSP) qualora si volesse investire esclusivamente sull’impianto fotovoltaico.
La detrazione si calcola sul totale della spesa sostenuta per la realizzazione dell’impianto e può essere recuperata in dieci rate annuali di pari importo. Lo Scambio Sul Posto è il meccanismo che consente di valorizzare economicamente l’energia elettrica prodotta in eccesso dall’impianto immettendola nella rete pubblica, stipulando una convenzione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che, di fatto, grazie a questo accordo, acquista il quantitativo di energia elettrica immesso annualmente in rete.
Il fotovoltaico produce energia elettrica in modo sostenibile e oggi rappresenta anche una delle principali fonti di risparmio energetico. Con più di 800mila installazioni e con una produzione media di energia pari a 23milla GWh, l’installazione dei moduli fotovoltaici si conferma uno degli interventi più richiesti nel campo delle fonti rinnovabili.
Noi di NEST crediamo fermamente in un futuro sostenibile e consigliamo anche a voi di installare un impianto fotovoltaico sulla Vostra abitazione.
Risparmiare utilizzando energia pulita… si può!
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