Il Conto Termico 2.0

Il Conto Termico 2.0

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Per incentivare gli interventi mirati allo sviluppo delle rinnovabili termiche e ad una maggiore efficienza energetica di edifici pubblici e privati già esistenti, nel 2012 è stato emanato un Decreto Ministeriale con il quale si offre la possibilità di accedere ad un fondo gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) chiamato Conto Termico. Tale incentivo prevede il rimborso fino al 65% della spesa sostenuta. Annualmente vengono messi a disposizione del fondo 900 milioni di euro ripartiti in 200 milioni destinati alle pubbliche amministrazioni e 700 milioni per finanziare gli interventi di soggetti privati.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono le variazioni tra la prima versione del Conto Termico 2012 e quella attuale definita 2.0

A differenza del 2012, oggi possono accedere al Conto Termico anche le aziende pubbliche in forma societaria (“in house”) e le cooperative di abitanti, oltre ad essere aumentate le potenze degli impianti per i quali è possibile richiedere gli incentivi. Inoltre, l’iter amministrativo per l’accesso diretto al fondo è stato semplificato, riducendo così i tempi di erogazione del rimborso da sei a due mesi, ed il limite massimo per l’erogazione dell’incentivo in un’unica rata è aumentata da 600€ a 5000€.

A partire dal mese di gennaio è obbligatorio allegare alla domanda del Conto Termico, relativamente a caldaie e stufe alimentate a biomasse, la certificazione ambientale. Tale obbligo è stato introdotto al fine di ridurre gli agenti inquinanti grazie alla diffusione di nuove tecnologie più pulite ed efficienti.

In seguito, vedremo quali sono le modalità di accesso al fondo, quali sono gli interventi ammessi e chi ha diritto a godere degli incentivi.

Come funziona il Conto Termico 2020

Il GSE eroga gli incentivi in rate annuali, per una durata compresa tra due e cinque anni. La durata del rimborso e il numero delle rate dipendono dalla tipologia degli interventi e dalla dimensione degli impianti; nel caso in cui l’intervento abbia diritto ad un ammontare dell’incentivo pari o inferiore a 5000 euro, l’incentivo verrà erogato in un’unica soluzione. Fanno eccezione gli interventi realizzati dalle EsCO nei confronti della pubblica amministrazione, per i quali è possibile richiedere la liquidazione in un’unica soluzione anche se l’importo dell’incentivo eccede i 5000 euro.

Di seguito vedremo nello specifico quali sono i soggetti che possono presentare la domanda di rimborso.

La richiesta dell’incentivo può essere effettuata dal soggetto che ha sostenuto la spesa per gli interventi di efficienza energetica (Soggetto Responsabile) che, in proprio o mediante un Soggetto Delegato, presenta di fatto la richiesta di accesso all’incentivo attraverso il portale dedicato appositamente predisposto dal GSE (PortalTermico) e che, successivamente, stipula il contratto con il GSE.

Il Soggetto Richiedente è comunque responsabile della veridicità di quanto dichiarato e della conformità dell’intervento alle norme vigenti. Lo stesso è tenuto a conservare i documenti richiesti, tecnici e amministrativi, per tutta la durata di erogazione dell’incentivo e per i successivi 5 anni dall’erogazione dell’ultimo importo dovuto, oltre a dover garantire al GSE la possibilità di effettuare controlli e sopralluoghi atti a verificare la conformità degli interventi al Decreto Ministeriale e alle Linee Guida.

 

Ma quali sono gli interventi ammessi per ricevere gli incentivi del Conto Termico 2.0?

Gli interventi ammessi agli incentivi

Come abbiamo già visto in precedenza, il fondo è ripartito in due quote distinte: una parte viene stanziata in favore dei soggetti privati (che per il GSE sono tutte le persone fisiche, i condomini e i soggetti titolari di reddito di impresa o agrario) e un’altra in favore delle Pubbliche Amministrazioni. Ad ogni modo, non tutti gli interventi incentivabili, previsti dal Conto Termico 2.0, sono ammissibili per entrambe le categorie.

Nello specifico, gli interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti sono riservati alla sola Pubblica Amministrazione:

  • Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume.
  • Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione.
  • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da EST a OVEST, fissi o mobili, non trasportabili.
  • Trasformazione in “edifici a energia quasi zero”.
  • Sostituzione di sistemi per l’illuminazione di interni e delle pertinenze esterne esistenti con sistemi di illuminazione efficienti.
  • Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici, inclusa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Gli interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza sono invece ammissibili all’incentivo sia per la Pubblica Amministrazione sia per i privati, e possono essere interventi quali:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (con potenza termica utile nominale fino a 2000 kW).
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa (con potenza termica nominale fino a 2000 kWt).
  • Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling (con superficie solare lorda fino a 2500 mq).
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.
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Modalità di accesso al Conto Energia Termico 2020

Quale documentazione deve essere allegata alla domanda per ottenere il contributo del Conto Termico 2.0?

Tra i documenti da inviare per le richieste d’incentivo in Conto Termico si distinguono una serie di documenti indistintamente necessari per qualsiasi tipologia di intervento e una serie di documenti specifici che variano a seconda della tipologia di intervento per la quale si intende richiedere l’incentivo.

A sua volta, tale documentazione varia a seconda del tipo di accesso al meccanismo prescelto. Fermo restando l’obbligo del Soggetto Responsabile di conservare tutti i documenti per eventuali possibili controlli, una parte di questi vanno necessariamente inviati al GSE durante la compilazione della richiesta.

Per quanto riguarda l’accesso diretto i documenti da inviare, comuni per tutte le tipologie di interventi sono:

  • richiesta di concessione degli incentivi;
  • eventuale delega del Soggetto Responsabile al Soggetto Delegato, nel caso in cui il Soggetto Responsabile abbia delegato un soggetto terzo a operare sul Portale in proprio nome e per proprio conto
  • copia del contratto di rendimento energetico o almeno di servizio energia, nel caso in cui il Soggetto Responsabile sia una ESCO che opera in nome e per conto di una PA o di un Soggetto privato
  • eventuale autorizzazione del proprietario dell’edificio/immobile su cui l’intervento è realizzato, nel caso in cui il Soggetto Responsabile non sia il proprietario dell’edificio/immobile
  • fatture e documentazione idonea a dimostrare i pagamenti effettuati (quali a titolo esemplificativo: ricevute dei bonifici, mandati di pagamento, ricevute con carta di credito).

 

Sempre con riferimento all’accesso diretto, i documenti da inviare e/o conservare specifici per ogni tipologia di intervento sono di diversa natura: dalla diagnosi energetica pre intervento alla relazione tecnica di progetto, dalla relazione illustrativa dell’intervento alla documentazione fotografica, dall’asseverazione di un tecnico abilitato al titolo autorizzativo (ove previsto), dalle schede tecniche dei materiali e dei componenti al certificato di corretto smaltimento dei componenti sostituiti, dalle dichiarazioni di conformità all’Attestato di Prestazione Energetica post intervento.

Il dettaglio relativo alla documentazione da inviare e conservare, unitamente alle procedure e alle modalità operative, all’ammissibilità di soggetti, interventi e relative spese, sono riportate all’interno delle Regole Applicative del GSE.

Documentazione necessaria per la richiesta di preventivi

L’iter amministrativo per accedere al Conto Termico è molto più complesso rispetto a quello per la richiesta dell’Ecobonus.
Quali sono le modalità di accesso e quale documentazione va presentata?

Esistono due modalità di accesso al meccanismo di incentivazione:

– Accesso Diretto:
è disponibile sia ai privati che alle Pubbliche Amministrazioni. A seguito della conclusione degli interventi, entro e non oltre 60 giorni da tale termine, il Soggetto Responsabile trasmette al GSE, attraverso l’apposita sezione del Portaltermico, specifica istanza di concessione degli incentivi. È previsto un iter semplificato per gli interventi di installazione di apparecchiature considerate di piccola taglia (es: generatori fino a 35 KW e sistemi solari fino a 50 mq).

– Prenotazione:
modalità di accesso riservata alle Pubbliche Amministrazioni e alle ESCo che operano per conto delle Pubbliche Amministrazioni, ad esclusione delle Cooperative di Abitanti e le Cooperative Sociali. Tali soggetti possono presentare al GSE, per la prenotazione dell’incentivo, una scheda domanda a preventivo. In questo caso l’erogazione dell’incentivo viene effettuata in due momenti differenti: prima viene accreditato un acconto sul costo dei lavori ancora da effettuare ed in seguito, il saldo finale al termine degli interventi.

Il Conto Termico è uno dei più efficaci meccanismi di incentivazione, per questo noi di NEST lo conosciamo bene e vi offriamo tutta la professionalità di una ESCo accreditata presso il GSE e certificata ai sensi della UNI CEI 11352 per supportarvi nella procedura e agevolarvi nel richiedere e ottenere gli incentivi previsti.

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