I Contratti EPC: Efficientamento e garanzia del rendimento energetico

I Contratti EPC: Efficientamento e garanzia del rendimento energetico

Gli EPC – Energy Performance Contract – anche detti Contratti di Rendimento Energetico, sono dei contratti che vengono stipulati sia nel settore pubblico sia nel settore industriale-privato al fine di realizzare interventi di efficientamento energetico con l’obbiettivo di migliorare le prestazioni energetiche, ridurre i consumi e diminuire le spese riguardanti impianti e edifici.

Si tratta di una particolare tipologia di contratti tramite i quali vengono messi in relazione i risultati in termini di prestazione energetica raggiunta ed i pagamenti conseguenti.

La durata di questi contratti dipende quindi dalle esigenze delle parti e dal costo della prestazione.

Che cosa rende differente l’EPC con gli altri contratti?

Un ruolo centrale è naturalmente svolto dalle ESCo. Con questa tipologia di contratto, l’importo relativo all’intervento viene messo a disposizione delle ESCo (Energy Service Company) che a loro volta possono recuperare il capitale da terze parti.

Prima di analizzare il ruolo centrale di una ESCo quale garante e facilitatore del finanziamento per l’investimento di efficientamento energetico da eseguire, vediamo quali sono gli elementi minimi che devono contenere gli EPC.

Contenuto di un contratto EPC

Un Contratto di Rendimento Energetico viene definito nella legislazione italiana dal D.Lgs. 102/2014 che in allegato 8 riportata i requisiti minimi che i contratti EPC devono contenere per essere definiti tali.

Come riportato nell’articolo citato, i parametri sono:

  • Un elenco chiaro e trasparente delle misure di efficienza da applicare e dei risultati da conseguire;
  • I risparmi garantiti da conseguire applicando le misure previste dal contratto;
  • La durata e gli aspetti fondamentali del contratto, le modalità e i termini previsti;
  • Un elenco chiaro e trasparente degli obblighi che incombono su ciascuna parte contrattuale;
  • Data o date di riferimento per la determinazione dei risparmi realizzati;
  • Un elenco chiaro e trasparente delle fasi di attuazione di una misura o di un pacchetto di misure e, ove pertinente, dei relativi costi;
  • L’obbligo di dare piena attuazione alle misure previste dal contratto e la documentazione di tutti i cambiamenti effettuati nel corso del progetto;
  • Disposizioni che disciplinino l’inclusione di requisiti equivalenti in eventuali concessioni in appalto a terze parti;
  • Un’indicazione chiara e trasparente delle implicazioni finanziarie del progetto e la quota di partecipazione delle due parti ai risparmi pecuniari realizzati (ad esempio, remunerazione dei prestatori di servizi);
  • Disposizioni chiare e trasparenti per la quantificazione e la verifica dei risparmi garantiti conseguiti, controlli della qualità e garanzie;
  • Disposizioni che chiariscono la procedura per gestire modifiche delle condizioni quadro che incidono sul contenuto e i risultati del contratto (a titolo esemplificativo: modifica dei prezzi dell’energia, intensità d’uso di un impianto);
  • Informazioni dettagliate sugli obblighi di ciascuna delle parti contraenti e sulle sanzioni in caso di inadempienza.

Si evince quindi che per parlare di EPC non basta ottenere un risparmio economico sullo storico delle spese energetiche (che sono alla base dei contratti di servizio energetico).

È necessario determinare con precisione le misure di risparmio energetico che devono essere collegate ai costi del servizio. Ciò significa che ci deve essere un consumo prima dell’intervento al fine di definire una “base” di riferimento. Successivamente verranno determinati i fattori di aggiustamento per adattarsi ai cambiamenti annuali di uso degli edifici, del clima e dei prezzi di mercato. Sarà inoltre necessario misurare i consumi post intervento e quindi correlare il risparmio energetico ai costi di canone di servizio, riducendone l’entità nel caso in cui ci sia una riduzione delle performance rispetto a quelle garantite (e stabilendo come condividere gli eventuali risultati migliorativi).

Tipologie di contratti EPC

In relazione alla ripartizione dei rischi, alla copertura del finanziamento ed alla remunerazione della ESCo, gli interventi di efficientamento energetico possono dar vita a diverse tipologie di contratti.

FIRST OUT

La tipologia “first-out” si pone l’obiettivo prevalentemente di basarsi una breve durata contrattuale, indicata tra i 3-5 anni. In questo caso l’utente riconosce alla ESCo la totalità dei risparmi conseguiti per tutto il periodo che garantisca alla ESCo di ripagare il finanziamento comprensivo di oneri finanziari e degli utili. Inoltre, eventuali maggiori risparmi permettono un recupero dell’investimento più veloce e di conseguenza riducono la durata del contratto, piuttosto che essere semplicemente una fonte di guadagno in più per la ESCo.

La ESCo mantiene la proprietà dell’impianto fino alla scadenza del contratto e successivamente la titolarità si trasferisce al cliente il quale potrà iniziare a percepire i vantaggi derivanti dal risparmio.

FIRST IN

Come nella modalità first out il capitale viene gestito dalla ESCo, ma ha una durata che può variare dai 5 ai 10 anni e il risparmio conseguito viene ripartito tra il cliente e la ESCo stessa, la quale mantiene la proprietà dell’impianto fino alla scadenza del contratto, dopodiché la titolarità passa direttamente al cliente.

SHARED SAVING

Questa modalità è probabilmente la forma contrattuale più tipica. Le parti, sulla base di uno studio di fattibilità, considerando il periodo di payback, il rischio assunto ed il capitale impegnato si possono accordare sulla condivisione dei risparmi ottenuti (tipicamente 70% alla ESCo, 30% all’utente). Anche in questa tipologia di contratto il risparmio è quindi gestito dalla ESCo, e la durata dell’accordo più durare oltre 10 anni. Le parti Con questa modalità di contratto la ESCo mantiene la proprietà dell’impianto fino alla scadenza del contratto, alla scadenza di esso la titolarità si trasferisce completamente al cliente.

GUARANTEED SAVING

La forma di contratto “guaranteed saving” è la tipologia più diffusa nel mercato USA ed a differenza delle altre tipologie di contratto, il finanziamento è carico del cliente finale, ma è di fatto concretamente attiva una garanzia di risparmio energetico tale per cui nel momento in cui il risparmio non fosse sufficiente a coprire la rata del finanziamento è la stessa ESCo a ripianare la differenza. La durata può variare dai 4 agli 8 anni e, per il periodo contrattualizzato quindi la ESCo si impegna a garantire che i risparmi non siano inferiori di un minimo concordato e riceve un canone che remunera il servizio di gestione e manutenzione. La proprietà dell’impianto è del cliente fin dalla stipula del contratto

Contratti EPC e vantaggi per le Imprese

Gli EPC non hanno l’unico scopo di ridurre i consumi energetici di un edificio e degli impianti, questi consentono ai titolari di impresa di usufruire di ulteriori vantaggi, tra cui:

  • L’opportunità di affidarsi a specialisti nel campo dell’efficienza energetica, i quali provvedono   all’analisi e all’ottimizzazione degli impianti;
  • Dal momento che l’importo relativo all’intervento viene messo a disposizione del fornitore, il richiedente può far ricadere il rischio finanziario sulla Esco stessa;
  • Il ricavo dell’ESCo o del soggetto fornitore, dipende dalla riuscita dell’intervento, il risultato finale è comunque garantito.

Progetto GuarantEE e modello ESI

Considerato che gli EPC sono contratti atipici (non regolamentati per legge), gli operatori non hanno l’obbligo di attenersi a regole standard. Per uniformare il tutto l’Enea ha promosso il progetto GuarantEE, il quale prevede tre raccomandazioni precise.

  • L’operatore deve fornire informazioni corrette sul regolamento degli EPC;
  • Predisporre una figura intermediaria, che agisca tra le parti, semplificando la collaborazione;
  • Verificare che gli interventi di efficientamento energetico possano essere verificabili e realizzabili.

Un altro mezzo per incentivare i contratti EPC è il Modello ESI (Energy Saving Insurance) ed ha come obiettivo l’eliminazione degli ostacoli che negano l’applicazione di interventi di efficientamento energetico nei vari campi industriali. Questo modello comprende tre elementi:

  • La validazione: un ente autorizzato deve confermare le competenze del fornitore delle tecnologie, elaborare una valutazione della validità del progetto e del risparmio conseguibile e prendersi carico della validazione;
  • La presenza di un contratto completo, nel quale vengono specificati tutti i dettagli utili ai fornitori, ossia la determinazione dei requisiti di efficienza, il metodo di misura, gli indicatori e la presentazione dei risparmi.
  • Assicurazione del risparmio energetico fornita da terze parti perciò dovrà instaurarsi un rapporto di fiducia tra impresa, fornitore e tecnologia in modo da eliminare il rischio di non ottenere prestiti dalle banche per la realizzazione degli interventi stessi.

Conclusioni

I vantaggi e le funzioni descritti nel nostro articolo mostrano come i contratti di prestazione energetica siano particolarmente utili per aziende o enti pubblici che necessitano di migliorare l’efficienza di edifici o impianti ed al tempo stesso, oltre alla possibilità di copertura economica dell’investimento cerchino un professionista del campo energetico che possa garantire risultati.

La valutazione dei risparmi ottenibili è di fondamentale importanza nella valutazione di un contratto EPC e deve essere quindi effettuata con attenzione da un professionista che solitamente inizierà con una diagnosi energetica, la quale serve a determinare i centri di costo e ad individuare gli interventi di miglioramento necessari.

NEST in quanto ESCo accreditata è disponibile a valutare le singole proposte per agevolare la realizzazione di interventi di efficientamento presso i propri clienti.