Energy Management: Come l’Energy Manager Riduce i Costi e Aumenta l’Efficienza

Energy Management: Come l’Energy Manager Riduce i Costi e Aumenta l’Efficienza

Al giorno d’oggi la figura dell’Energy Manager si conferma essenziale per aziende e organizzazioni che cercano di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche, ridurre i costi operativi e minimizzare l’impatto ambientale. Si tratta di un partner che gioca un ruolo chiave nella transizione energetica verso un futuro più sostenibile, con la decarbonizzazione e l’efficienza energetica al centro delle politiche globali. La crescente attenzione alla sostenibilità ha trasformato l’energy manager in un elemento strategico per migliorare la competitività aziendale.

Chi è l’Energy Manager

L’Energy Manager è un professionista specializzato nella gestione e ottimizzazione delle risorse energetiche all’interno di un’azienda o organizzazione. Il suo compito principale è monitorare i consumi energetici, identificare le inefficienze e proporre soluzioni per migliorare l’uso dell’energia. Questo significa ridurre sprechi, promuovere l’uso di fonti rinnovabili e implementare tecnologie innovative per un consumo più efficiente.

Oggi, l’Energy Manager si trova a dover affrontare sfide sempre più complesse legate alla gestione dell’energia, tra cui la regolamentazione ambientale in continua evoluzione e la crescente necessità di ottimizzare l’uso delle risorse per garantire la competitività aziendale.

Perchè è importante incaricare un energy manager

Ingaggiare un Energy Manager significa affidarsi a un esperto che può aiutare l’azienda a navigare in un panorama energetico complesso, proponendo soluzioni mirate che rispondono alle esigenze specifiche dell’organizzazione. Ma perché è così importante per le aziende?

  • Riduzione dei Costi Energetici: L’energy manager è in grado di analizzare i consumi aziendali e individuare opportunità di risparmio che spesso sfuggono. Che si tratti di ottimizzare gli impianti, migliorare l’efficienza energetica o sfruttare incentivi e agevolazioni fiscali, il contributo di un energy manager si traduce in una significativa riduzione dei costi operativi.
  • Conformità Normativa: Le normative energetiche e ambientali sono in continua evoluzione, e il mancato rispetto delle leggi può comportare multe e sanzioni rilevanti. Un energy manager è costantemente aggiornato su regolamenti e standard, garantendo che l’azienda sia sempre conforme alle disposizioni in vigore.
  • Sostenibilità e Responsabilità Sociale: Sempre più aziende sono chiamate a dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità. L’energy manager non solo facilita l’adozione di pratiche più sostenibili, ma aiuta l’azienda a sviluppare strategie di lungo termine per ridurre l’impatto ambientale. Questo diventa un vantaggio competitivo, in quanto i consumatori e i partner commerciali sono sempre più attenti alle pratiche green.
  • Ottimizzazione dei Processi: L’energy manager non si limita a gestire i consumi di energia, ma può anche migliorare l’efficienza complessiva dei processi produttivi. Attraverso l’analisi dei flussi energetici e l’introduzione di tecnologie innovative, si possono ottimizzare i tempi di produzione e ridurre gli sprechi, aumentando la produttività e la qualità dei prodotti o servizi offerti.
  • Riduzione delle Emissioni di CO2: La riduzione delle emissioni di gas serra è un obiettivo imprescindibile per molte aziende. Un energy manager è in grado di pianificare interventi che abbassano l’impronta carbonica dell’impresa, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globali.

Competenze tecniche e strategiche

Rispetto al passato, l’energy manager non è più semplicemente un esperto tecnico, ma un professionista con una visione strategica. È in grado di pianificare interventi a lungo termine, valutando sia gli impatti finanziari che quelli ambientali. La capacità di leggere e analizzare i dati energetici in tempo reale, grazie all’utilizzo di software avanzati e strumenti digitali, è diventata essenziale.

L’energy manager possiede competenze trasversali che spaziano dalla conoscenza delle normative ambientali e dei meccanismi di incentivazione alla capacità di dialogare con tutti i livelli aziendali, dal management ai responsabili delle infrastrutture. Questo rende la figura dell’energy manager un ponte tra la sostenibilità aziendale e le performance economiche.

Energy Management e impatto sulle aziende

L’energy management va oltre la semplice riduzione dei consumi energetici. È un approccio integrato che coinvolge l’analisi dei dati, la pianificazione strategica e l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare i processi. L’obiettivo è ridurre l’uso inefficiente di energia, con attenzione alla sostenibilità ambientale e al risparmio economico. Per le aziende, l’energy management è essenziale: ridurre i costi energetici migliora la redditività e mitiga i rischi legati alla volatilità dei prezzi. In un contesto economico sempre più orientato alla stabilità e alla sostenibilità, una strategia di gestione energetica diventa cruciale.

Le aziende che adottano un approccio proattivo possono anche trarre vantaggio dalla transizione energetica. Tecnologie green e fonti rinnovabili migliorano l’immagine aziendale, aumentano la fiducia dei consumatori e attirano investitori sensibili alle pratiche sostenibili.

L’energy management è un sistema che analizza e gestisce ogni aspetto energetico di un’azienda per ridurre consumi, aumentare l’efficienza e rispondere alle esigenze di sostenibilità, in linea con normative europee come il Green New Deal e il Next Generation EU.

Il processo si articola in quattro fasi:

  1. Raccolta dei dati sui consumi energetici.
  2. Identificazione delle opportunità di risparmio.
  3. Implementazione degli interventi.
  4. Monitoraggio dei risultati per miglioramenti continui.

Vantaggi dell’Energy Management

I principali benefici dell’energy management includono:

  1. Risparmio energetico: Eliminazione degli sprechi e delle inefficienze.
  2. Risparmio economico: Riduzione dei costi operativi grazie a un uso ottimale delle risorse.
  3. Minore impatto ambientale: Diminuzione delle emissioni di CO2.
  4. Migliore immagine aziendale: Imprese sostenibili attraggono investitori e clienti attenti all’ambiente.
  5. Accesso a incentivi: Opportunità di ottenere Certificati Bianchi e altri benefici fiscali.

Come implementare l’Energy Management

Il processo di energy management inizia con la definizione di un bilancio energetico attraverso sistemi di monitoraggio, come l’audit energetico. I dati raccolti vengono analizzati per individuare inefficienze e definire priorità di intervento. L’azienda può pianificare investimenti in nuove tecnologie o migliorare l’efficienza degli impianti esistenti, monitorando continuamente i risultati.

Quando è obbligatorio nominare un Energy Manager?

La Legge 10/1991 stabilisce che la nomina di un Energy Manager è obbligatoria per aziende industriali che consumano oltre 10.000 tep/anno e per organizzazioni nei settori civile, terziario e dei trasporti che consumano oltre 1.000 tep/anno. Gli energy manager nominati possono essere consulenti esterni, noti come Esperti nella Gestione dell’Energia (EGE).

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Come abbiamo sottolineato nei paragrafi precedenti, la figura dell’energy manager è più che mai al centro della strategia energetica e ambientale delle aziende. L’adozione di un programma di energy management e la presenza di un energy manager esperto non solo consentono di ridurre i costi e aumentare l’efficienza operativa, ma rappresentano una leva strategica per affrontare le sfide della sostenibilità e garantire il successo a lungo termine.

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