DAL MERCATO TUTELATO AL MERCATO LIBERO: come cambieranno le bollette di luce e gas

DAL MERCATO TUTELATO AL MERCATO LIBERO: come cambieranno le bollette di luce e gas

Il passaggio al mercato libero dell’energia in Italia è stato inizialmente previsto per il 1 Gennaio 2023, successivamente posticipato a gennaio 2024 per quanto riguarda il gas metano e a luglio 2024 per l’energia elettrica.

Ma cos’è il mercato libero, quali sono le differenze con il mercato tutelato e in che misura questo cambiamento avrà un impatto sulle bollette e sulle spese energetiche? Facciamo il punto.

Il mercato tutelato e il mercato libero

Le differenze tra il mercato libero e quello tutelato si concentrano sulle condizioni economiche e contrattuali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Il mercato tutelato, regolato dall’Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), rappresenta il mercato energetico in cui le condizioni economiche sono standardizzate e uniformi, garantendo protezione ai consumatori mediante tariffe stabili e trasparenti. Gli utenti non hanno la possibilità di scegliere liberamente il proprio fornitore di energia ma sono vincolati a utilizzare il servizio offerto dal gestore di rete locale o da altri fornitori designati dall’ARERA per fornire l’energia elettrica e il gas metano. Nel mercato tutelato le tariffe sono regolate e stabilite dall’ARERA, sulla base dell’andamento del mercato energetico, e aggiornate trimestralmente.

Di contro, il mercato libero funziona in un contesto di concorrenza aperta, dove le compagnie energetiche competono per offrire le migliori proposte ai clienti. Qui, le aziende hanno la flessibilità di definire condizioni contrattuali e tariffe, offrendo una maggiore varietà di opzioni. I consumatori possono usufruire di programmi fedeltà, sconti, blocco dei prezzi e offerte dual, che consentono, ad esempio, di avere un unico fornitore sia per l’elettricità che per il gas.

Vantaggi e svantaggi del mercato libero

Il passaggio al mercato libero implica considerazioni su vantaggi e svantaggi per i consumatori che devono prendere decisioni informate sul proprio regime energetico.

Al fine di comprendere le differenze tra mercato tutelato e mercato libero dell’energia, è fondamentale comprendere che, nonostante le differenze nei contratti di fornitura e commercializzazione, alcune componenti tariffarie (come, ad esempio, i costi di rete, i costi per il trasporto e la tenuta del contatore e le imposte) rimangono invariati in entrambi i regimi, garantendo continuità e parità nei costi di base per i consumatori. La vera differenza riguarda, pertanto, il costo di commercializzazione della materia prima energia.

Da un lato, il mercato libero offre notevole flessibilità e opzioni personalizzate, consentendo la selezione del fornitore energetico e la negoziazione di condizioni contrattuali su misura. Questo favorisce la competizione tra fornitori, potenzialmente traducendosi in prezzi più competitivi e servizi su misura. Numerosi fornitori nel Mercato Libero offrono sconti, programmi fedeltà e servizi aggiuntivi, come la possibilità di bloccare il prezzo dell’energia per periodi prolungati o offerte dual per gas ed elettricità.

D’altro canto, il mercato libero potrebbe risultare più complesso per alcuni consumatori a causa della vasta gamma di opzioni disponibili, rendendo la scelta del fornitore un processo più articolato.

Obbligo di passaggio al Mercato Libero: scadenza e tutele graduali

Il passaggio obbligatorio al mercato libero, inizialmente previsto per il 1 gennaio 2023, è stato posticipato a gennaio 2024 per il gas metano e, a seguito di ulteriore proroga, al 1 luglio 2024 per quanto concerne l’energia elettrica.

I diversi provvedimenti di proroga hanno, inoltre, previsto l’introduzione di un regime transitorio chiamato “tutele graduali” per le fasi immediatamente successive alla fine del mercato tutelato.

Conseguenze della mancata transizione al mercato libero

Qualora un utente non proceda con la transizione al mercato libero entro la chiusura del mercato tutelato, non sarà soggetto a sanzioni né interruzioni delle forniture.

Tuttavia, è cruciale comprendere che il mercato di maggior tutela chiuderà definitivamente il 1 luglio 2024. Coloro che a quella data non avranno effettuato il passaggio saranno automaticamente coinvolti nel processo di transizione a “tutele graduali”. Questo processo mira a guidare i consumatori gradualmente e consapevolmente verso il mercato libero, garantendo che non rimangano senza fornitore.

Sebbene non ci siano sanzioni o interruzioni delle forniture, è consigliabile evitare la procrastinazione nella decisione di passare al mercato libero. Entrare in una fase transitoria potrebbe comportare l’assegnazione forzata a un operatore, privando i consumatori del controllo sulla scelta del fornitore. Inoltre, anticipare la transizione offre l’opportunità di usufruire delle vantaggiose tariffe proposte dal mercato libero e fornisce una maggiore flessibilità nella selezione di offerte personalizzate.

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