22 Ott Conto Termico 3.0: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che introduce il Conto Termico 3.0, il nuovo meccanismo di incentivazione volto a sostenere gli interventi di efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il D.M. 07/08/2025, ufficializzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025, rappresenta un aggiornamento sostanziale rispetto alla versione precedente del meccanismo.
Il decreto entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, a 90 giorni dalla pubblicazione, mentre la piena operatività è prevista per febbraio 2026, dopo l’aggiornamento del portale telematico e delle regole applicative da parte del GSE.
Parleremo di
- Un evoluzione del meccanismo di incentivazione
- Soggetti beneficiari e nuove categorie ammesse
- Interventi ammessi e nuove misure indotte
- Dettagli operativi: ammissibilità, tempistiche e transizione dal CT 2.0
- Interventi ed entità degli aiuti
- Dotazione finanziaria e controlli di spesa
- Accesso canali di supporto
- Uno strumento chiave per la transizione energetica
Un evoluzione del meccanismo di incentivazione
Il Conto Termico 3.0 nasce con l’obiettivo di rendere più efficace e accessibile il sistema di incentivi. La dotazione economica sale a 900 milioni di euro annui, mentre vengono introdotte procedure più snelle, un ampliamento dei beneficiari e nuove tipologie di intervento.
Particolare attenzione è riservata ai piccoli comuni, alle scuole e alle strutture sanitarie pubbliche, che potranno accedere a contributi fino al 100% delle spese ammissibili. Il decreto conferma così il ruolo strategico dell’efficienza energetica nel percorso di decarbonizzazione previsto dal PNIEC.
Soggetti beneficiari e nuove categorie ammesse
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’ampliamento della platea dei beneficiari. Oltre a pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini, potranno accedere agli incentivi anche enti del terzo settore, comunità energetiche rinnovabili (CER) e configurazioni di autoconsumo collettivo.
Inoltre, gli enti del terzo settore e i soggetti privati potranno richiedere gli incentivi anche per interventi realizzati su edifici destinati al settore terziario. Questa estensione aumenta l’impatto del Conto Termico come strumento di efficientamento del patrimonio edilizio nazionale.
Interventi ammessi e nuove misure indotte
Il nuovo decreto conferma la struttura generale del Conto Termico 2.0, ma introduce importanti aggiornamenti. Restano incentivabili gli interventi di isolamento termico, sostituzione degli infissi, installazione di schermature solari, sistemi di building automation e impianti di climatizzazione ad alta efficienza.
Tra le novità più rilevanti, il Conto Termico 3.0 ammette l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, purché abbinati alla sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore elettriche. Non è invece più incentivata la sostituzione di generatori a gas a condensazione, già oggetto di precedenti misure.
Gli interventi di produzione termica da fonti rinnovabili comprendono pompe di calore, sistemi ibridi, generatori a biomassa, impianti solari termici e microcogenerazione rinnovabile. È inoltre prevista la possibilità di allaccio a reti di teleriscaldamento alimentate da fonti rinnovabili, rafforzando la sinergia con la produzione locale di energia pulita.
Tra le tipologie specifiche inserite dal 3.0 figurano la sostituzione con pompe di calore (elettriche o a gas) anche per impianti di potenza elevata con obbligo di contabilizzazione del calore, le soluzioni ibrido/factory-made e le pompe di calore “add-on”, nonché l’installazione di impianti solari termici per ACS o per integrazione ai processi produttivi, con obbligo di contabilizzazione per superfici solari superiori a 100 m². Inoltre il decreto include le soluzioni per serre e fabbricati rurali, con opzioni di sostituzione alimentate a biomassa o sistemi ibridi a pompa di calore.
Dettagli operativi: ammissibilità, tempistiche e transizione dal CT 2.0
È fondamentale sottolineare alcune condizioni operative previste dal decreto. Le domande dovranno essere presentate entro 90 giorni dal completamento dell’intervento (termine esteso rispetto ai 60 giorni del Conto Termico 2.0), tramite il Portaltermico del GSE. Tale allungamento offre maggiore flessibilità ai beneficiari nell’organizzazione della documentazione.
Gli interventi già avviati prima dell’entrata in vigore del Conto Termico 3.0 e le richieste di incentivo presentate prima della data di efficacia del nuovo decreto non saranno ammissibili al nuovo schema. Per le istanze di prenotazione già accolte dal GSE con lavori non ancora ultimati alla data di entrata in vigore continua ad applicarsi il Conto Termico 2.0 secondo le regole vigenti.
Il decreto stabilisce inoltre modalità differenziate per l’erogazione degli incentivi: per i soggetti privati (anche tramite ESCo) è prevista l’erogazione in unica rata quando l’importo complessivo è pari o inferiore a 15.000 euro. Per le Pubbliche Amministrazioni che accedono in prenotazione è possibile richiedere, oltre alla rata di anticipo, anche una rata intermedia prima del saldo finale; in caso di accesso diretto invece l’erogazione avviene sempre in un’unica soluzione. Infine, per le PA è confermata la possibilità di ottenere un anticipo del 50% sui costi sostenuti per la redazione di diagnosi energetiche e degli APE post-operam, agevolando così la fase di progettazione e rendicontazione.
Incentivi ed entità degli aiuti
Gli incentivi sono stati ricalibrati per adeguare i massimali di spesa ai costi di mercato aggiornati: in linea generale il contributo non supera il 65% delle spese ammissibili, con possibilità di copertura fino al 100% per gli interventi su edifici comunali in piccoli comuni e per edifici pubblici a uso scolastico o strutture ospedaliere del SSN, in recepimento delle disposizioni già introdotte con l’art. 48-ter del DL 104/2020.
Inoltre, è confermato il contributo previsto per la redazione delle diagnosi energetiche e degli APE, con la specifica dotazione per anticipi e acconti alle PA come già indicato.
Dotazione finanziaria e controlli di spesa
La dotazione annua complessiva è pari a 900 milioni di euro, ripartita in 400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni e 500 milioni per i soggetti privati, di cui 150 milioni riservati alle imprese. Nel pacchetto è previsto uno stanziamento di 20 milioni di euro dedicato ai costi per diagnosi energetiche preliminari e APE post-operam, strumenti essenziali per la corretta pianificazione e verifica degli interventi.
Per garantire la sostenibilità finanziaria del meccanismo, il GSE potrà sospendere l’accettazione di nuove richieste una volta raggiunto il tetto di spesa annuale e fino al sessantesimo giorno successivo al raggiungimento di tale limite, evitando così eventuali sforamenti di budget.
Accesso e canali di supporto
I beneficiari potranno presentare le richieste in autonomia oppure avvalersi del supporto di ESCo, comunità energetiche o soggetti aggregatori. Anche questa modalità rafforza l’integrazione tra mercato e strumenti pubblici, favorendo soluzioni progettuali complete e la partecipazione di operatori specializzati alla diffusione degli interventi.
Uno strumento chiave per la transizione energetica
Il Conto Termico 3.0 si conferma come uno degli strumenti più concreti per promuovere la transizione energetica nel settore civile, favorendo interventi diffusi e capillari. Grazie all’apertura a nuovi soggetti, alle procedure semplificate, alla maggiore disponibilità economica e alle disposizioni operative introdotte (estensione del termine per le domande, meccanismi di anticipo per le PA, limiti di spesa e gestione più flessibile), il decreto si pone come un punto di svolta per l’efficienza energetica in Italia.
In questo nuovo scenario, NEST può accompagnare imprese, pubbliche amministrazioni ed enti del terzo settore in tutte le fasi di accesso al Conto Termico 3.0: dalla valutazione preliminare degli interventi alla diagnosi energetica, fino alla predisposizione della documentazione tecnica e della domanda di incentivo sul portale GSE.
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