Autoconsumo individuale a distanza: un nuovo paradigma energetico

Autoconsumo individuale a distanza: un nuovo paradigma energetico

Come abbiamo visto nel nostro precedente articolo riguardante i Gruppi di autoconsumatori collettivi  il recente decreto del MASE ha introdotto nuove Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile («CACER»). Tra queste la vera novità è rappresentata, senza dubbio, dall’Autoconsumo Individuale a Distanza. Nei prossimi paragrafi illustreremo quali sono gli impianti ammessi, quali requisiti devono possedere e i vantaggi che possono trarre gli autoconsumatori.

Cos’è l’autoconsumo individuale a distanza

Il principio alla base di questa innovativa ed interessante opportunità è sempre l’autoconsumo virtuale, in altre parole, la possibilità per un consumatore di produrre energia rinnovabile in un luogo e consumarla in un altro, utilizzando una combinazione di tecnologie di generazione distribuita e reti di distribuzione intelligenti.

Nello specifico, la configurazione di “autoconsumatore individuale a distanza” che utilizza la rete di distribuzione, prevede la presenza di un solo cliente finale che condivide l’energia prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili ubicati in aree nella sua piena disponibilità per autoconsumarla virtualmente nei punti di prelievo dei quali è titolare.

Tale configurazione deve prevedere, pertanto, almeno la presenza di due punti di connessione di cui uno che alimenti un’utenza di consumo e un altro a cui è collegato un impianto di produzione.

I requisiti dell’Autoconsumo individuale a distanza

Requisito fondamentale della configurazione di “autoconsumatore individuale a distanza” è che i punti di connessione nella titolarità dell’autoconsumatore e i punti di connessione degli impianti di produzione da fonti rinnovabili facenti parte della configurazione devono essere sottesi alla medesima cabina primaria.

Il perimetro e gli impianti della configurazione

Possono essere inseriti nella configurazione più impianti o potenziamenti di impianto a fonte rinnovabile, anche dotati di sistemi di accumulo, ubicati nell’area afferente alla medesima cabina primaria dei punti di prelievo e localizzati in siti nella piena disponibilità del cliente finale.

Gli impianti di produzione della configurazione possono anche essere di proprietà di un soggetto terzo e/o gestiti da un produttore terzo (nello specifico una ESCO certificata UNI 11352, a cui dovrà essere conferito apposito mandato senza rappresentanza), purché soggetto alle istruzioni dell’ autoconsumatore a distanza.

Vantaggi dell’Autoconsumo individuale a distanza

La configurazione di Autoconsumatore a Distanza accede ai contributi economici previsti previa richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso da presentare al GSE.

I contributi economici spettanti sono riconosciuti in relazione a ciascun impianto di produzione/UP la cui energia elettrica rilevi per la configurazione di Autoconsumatore a distanza, e sono:

  • Il corrispettivo di valorizzazione, definito dall’ARERA a rimborso di alcune componenti tariffarie, riconosciuto sull’energia elettrica autoconsumata (l’energia autoconsumata è definita come il minimo valore su base oraria tra l’energia elettrica immessa in rete ai fini della condivisione e l’energia elettrica prelevata ai fini della condivisione);
  • La tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivabile (in altre parole, l’energia autoconsumata prodotta da impianti “incentivabili” facenti parte della configurazione).

I produttori degli impianti possono inoltre valorizzare tutta l’energia immessa in rete vendendola a mercato o richiedendone il ritiro al GSE tramite il servizio del Ritiro Dedicato (RID).

Oltre ai contributi economici diretti il consumatore può contare anche su altri vantaggi:

  • una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle proprie risorse energetiche dovuta alla possibilità di utilizzare l’energia in luoghi diversi da quello di produzione;
  • una maggiore resilienza nei confronti delle fluttuazioni dei prezzi dell’energia grazie ad una maggior indipendenza energetica;
  • nel caso di aziende e organizzazioni commerciali, una maggiore competitività sul mercato grazie alla riduzione dei costi di produzione.

A questi benefici, vanno aggiunti quelli di carattere sociale ed ambientale connessi all’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili:

  • la riduzione delle emissioni di gas serra e dell’impatto ambientale complessivo;
  • la spinta verso lo sviluppo e l’adozione di tecnologie avanzate, come sistemi di gestione energetica e reti intelligenti, che possono contribuire a migliorare l’efficienza complessiva del sistema energetico.

Il ruolo di Referente nel caso dell’autoconsumatore individuale “a distanza” che utilizza la rete di distribuzione può essere svolto:

  • dal medesimo autoconsumatore;
  • da un produttore di un impianto/UP la cui energia elettrica prodotta rileva nella configurazione, che risulti essere una ESCO certificata UNI 11352, a cui dovrà essere conferito apposito mandato senza rappresentanza

Un autoconsumatore a distanza può inserire nella configurazione i punti di prelievo dei quali è titolare purché siano ubicati nell’area afferente alla medesima cabina primaria.

Possono essere inseriti nella configurazione più impianti o potenziamenti di impianto a fonte rinnovabile, anche dotati di sistemi di accumulo, ubicati nell’area afferente alla medesima cabina primaria dei punti di prelievo e localizzati in siti nella piena disponibilità del cliente finale.

Gli impianti di produzione della configurazione possono essere di proprietà di un soggetto terzo e/o gestiti da un produttore terzo, purché soggetto alle istruzioni dell’autoconsumatore a distanza.

La configurazione di autoconsumatore a distanza accede ai contributi economici previsti previa richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso da presentare al GSE.

I contributi economici spettanti sono riconosciuti in relazione a ciascun impianto di produzione/UP la cui energia elettrica rilevi per la configurazione di Autoconsumatore a distanza, e sono:

  1. il corrispettivo di valorizzazione, definito dall’ARERA a rimborso di alcune componenti tariffarie, riconosciuto sull’energia elettrica autoconsumata
  2. la tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivabile

I produttori degli impianti possono inoltre valorizzare tutta l’energia immessa in rete vendendola a mercato o richiedendone il ritiro al GSE tramite il servizio del Ritiro Dedicato (RID).

I punti di connessione nella titolarità dell’autoconsumatore e i punti di connessione degli impianti di produzione da fonti rinnovabili facenti parte della configurazione devono essere sottesi alla medesima cabina primaria.

L’autoconsumo individuale a distanza rappresenta un altro importante passo in avanti verso un sistema energetico più sostenibile, efficiente e resiliente.

Inoltre, non solo riduce l’impatto ambientale e promuove l’efficienza energetica, ma offre anche una serie di vantaggi economici e sociali.

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