L’Autoconsumo diffuso è Realtà: I gruppi di Autoconsumatori Collettivi

L’Autoconsumo diffuso è Realtà: I gruppi di Autoconsumatori Collettivi

L’autoconsumo è il consumo di energia elettrica contestuale alla sua produzione.

L’autoconsumo può avvenire in forma fisica, quando gli impianti di produzione di energia sono collegati alle utenze di consumo (vedi link all’articolo “Fotovoltaico: Autoconsumo, Scambio Sul Posto E Ritiro Dedicato), o virtuale, quando si utilizza la rete di distribuzione per bilanciare i consumi e la produzione di energia sottesi a una stessa porzione della rete elettrica ma senza coincidenza tra il punto di immissione in rete dell’impianto rinnovabile e il punto di prelievo.

L’autoconsumo virtuale è alla base delle nuove Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile («CACER»). Le CACER e i soggetti che fanno parte, in una qualunque delle forme previste, rappresentano un nuovo modello di economia, basato sulla produzione di energia elettrica con le risorse rinnovabili del territorio in cui viene consumata e sull’utilizzo della rete elettrica pubblica per condividerla. Un modello virtuoso di produzione e consumo a livello territoriale.

Le principali configurazioni di autoconsumo diffuso sono:

  • i Gruppi di Autoconsumatori Collettivi (AUC);
  • le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER);
  • gli Autoconsumatori Individuali a Distanza.

 

Tutte queste configurazioni hanno in comune i seguenti aspetti:

  • stesse finalità: generare benefici economici, ambientali e sociali;
  • stessa redditività: risparmiare con l’autoconsumo fisico e vendere l’energia immessa in rete;
  • stessi benefici da condividere: incentivi per l’energia autoconsumata virtualmente.

Nel seguito approfondiremo le caratteristiche dei Gruppi di Autroconsumatori Collettivi.

Gruppo di Autoconsumatori Collettivi (AUC)

Un Gruppo di Autoconsumatori Collettivi è un insieme di almeno due soggetti distinti, facenti parte della configurazione in qualità di clienti finali e/o produttori appartenenti al gruppo, e di almeno due punti di connessione distinti a cui siano collegati rispettivamente un’utenza di consumo e un impianto di produzione (unità di produzione o UP).

In questa configurazione, anziché dipendere esclusivamente dall’energia fornita dalla rete elettrica nazionale, i membri dell’AUC, noti come autoconsumatori, consumano virtualmente anche l’energia prodotta all’interno del proprio gruppo da uno o più impianti di generazione alimentati da fonti rinnovabili.

Il concetto alla base del funzionamento dell’autoconsumo collettivo è piuttosto semplice: individui o condomini si uniscono per produrre, condividere e consumare simultaneamente l’energia generata da uno o più impianti di produzione da fonte rinnovabile.

L’AUC rappresenta un’innovazione significativa nel panorama energetico in quanto favorisce una maggiore efficienza, la riduzione dei costi e un impatto ambientale inferiore.

Questi risultati sono ottenuti grazie all’impiego di energie rinnovabili e alla diminuzione delle perdite associate al trasporto dell’energia su lunghe distanze.

Chi può partecipare a un Gruppo di Autoconsumatori?

Qualunque soggetto (residenziale o titolare di una attività commerciale o industriale, incluse le grandi imprese e la Pubblica Amministrazione), fatta eccezione per alcune tipologie di imprese private, titolare di un punto di connessione, può partecipare a un gruppo di autoconsumatori, in qualità di produttore e/o di cliente finale, condividendo virtualmente l’energia elettrica prodotta da impianti che hanno, singolarmente, una potenza massima non superiore a 1MW.

Un gruppo di autoconsumatori non necessita della “intermediazione” di un soggetto giuridico, in quanto i rapporti tra i soggetti appartenenti al gruppo vengono regolati da un contratto di diritto privato, perfezionato prima della richiesta al GSE di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso. Nel caso di condomìni, i rapporti possono essere regolati attraverso un verbale di delibera assembleare firmato dai condòmini che aderiscono al gruppo di autoconsumatori. Il contratto deve includere i contenuti minimi previsti nelle Regole Operative del GSE e riportati di seguito:

  • prevedere il mantenimento dei diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore;
  • individuare un soggetto delegato responsabile del riparto dell’energia elettrica condivisa a cui i soggetti possono, inoltre, demandare la gestione delle partite di pagamento e di incasso verso le società di vendita e il GSE;
  • consentire ai soggetti di recedere in ogni momento e uscire dalla configurazione, fermi restando eventuali corrispettivi concordati in caso di recesso anticipato, comunque equi e proporzionati;
  • prevedere che l’eventuale importo della tariffa premio eccedentario sia destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e\o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sul territorio.

Il perimetro e gli impianti del Gruppo di Autoconsumatori

I punti di connessione dei clienti finali di un gruppo di autoconsumatori devono essere ubicati nell’area afferente al medesimo edificio o condominio, anche di tipo commerciale o industriale.

Gli impianti possono essere situati nell’edificio o condominio o anche presso altri siti nella piena disponibilità di uno o più clienti finali del gruppo, ma sempre nell’ambito dell’area servita dalla medesima cabina elettrica primaria.

Possono essere inseriti nelle configurazioni più impianti o potenziamenti di impianto a fonte rinnovabile, anche dotati di sistemi di accumulo.

Gli impianti di produzione della configurazione possono essere di proprietà di un soggetto terzo e/o gestiti da un produttore terzo, purché soggetto alle istruzioni del gruppo di autoconsumatori.

Ad esempio, un condominio potrebbe ospitare un impianto fotovoltaico centralizzato, di proprietà del condominio stesso o di un membro del gruppo o di un “produttore terzo”, installato sul tetto dell’edificio. Quando tale impianto genera energia, questa viene immessa in rete ai fini della condivisione e, pertanto, distribuita virtualmente in tempo reale agli utenti del gruppo di autoconsumo collettivo.

I benefici dell’adesione ad un Gruppo di Autoconsumatori Collettivi

L’adesione ad un Gruppo di Autoconsumatori consente di ottenere una serie di benefici in termini economici, ambientali e sociali.

Benefici economici

I gruppi di autoconsumatori accedono ai contributi economici previsti previa richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso da presentare al GSE.

I contributi economici spettanti sono riconosciuti in relazione a ciascun impianto di produzione la cui energia elettrica rilevi per la configurazione del Gruppo di Autoconsumatori, e sono:

  • il corrispettivo di valorizzazione, definito dall’ARERA a rimborso di alcune componenti tariffarie, riconosciuto sull’energia elettrica autoconsumata (l’energia autoconsumata è definita come il minimo valore su base oraria tra l’energia elettrica immessa in rete ai fini della condivisione e l’energia elettrica prelevata ai fini della condivisione).
  • la tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivabile

I produttori degli impianti possono inoltre valorizzare tutta l’energia immessa in rete vendendola a mercato o richiedendone il ritiro al GSE tramite il servizio del Ritiro Dedicato (RID).

N.B. Per i soli gruppi di autoconsumatori i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del PNRR. Nel caso di accesso a contributi in conto capitale, nella misura massima del 40% dei costi di investimento ammissibili, come nel caso dei contributi PNRR, la tariffa premio sarà ridotta con un fattore proporzionale al contributo ricevuto.

Benefici ambientali

  • Riduzione delle emissioni
  • Minore impatto sulla rete:
  • Promozione della ricerca e sviluppo delle energie rinnovabili

 

Benefici sociali

  • Comunità più unite: l’adesione a un sistema di AUC promuove la collaborazione e il senso di comunità tra le persone, creando legami tra condomini.

In sintesi, l’adesione a un gruppo di autoconsumatori non solo influisce positivamente sul portafoglio individuale, ma contribuisce anche a salvaguardare l’ambiente nel suo complesso.

Come si costituisce un Gruppo di Autoconsumo Collettivo

Riassumiamo di seguito i passi da seguire per costituire un Gruppo di Autoconsumatori Collettivi e accedere al servizio di autoconsumo diffuso.

Riassunto dei passi per costituire un Gruppo di Autoconsumatori Collettivi

1. Identificazione dei partecipanti

  • Individuare i membri del Gruppo, produttori e/o autoconsumatori, titolari di punti di connessione nello stesso edificio o condominio e con una visione comune sull’importanza e sugli obiettivi dell’autoconsumo collettivo e che non abbiano come attività principale la produzione o lo scambio di energia;
  • individuare aree e superfici per la realizzazione degli impianti.

 

2. Analisi preliminare

  • Effettuare un’analisi delle necessità energetiche del gruppo;
  • valutare la fattibilità tecnica ed economica del progetto.

 

3. Costituzione del Gruppo AUC

  • Sottoscrivere un contratto di diritto privato con i contenuti minimi previsti dalle Regole Operative del GSE;
  • individuare e nominare un Referente.

 

4. Installazione dell’impianto

  • Ottenere i preventivi di connessione e verificare in via preliminare con il GSE se il progetto può accedere ai benefici (facoltativo);
  • ottenere l’autorizzazione a installare e connettere l’impianto alla rete;
  • realizzare l’impianto con l’ausilio di professionisti del settore;
  • richiedere l’allaccio alla rete elettrica pubblica.

 

5. Condivisione dell’energia

  • Richiedere al GSE il servizio per l’autoconsumo diffuso;
  • distribuire virtualmente l’energia tra i membri dell’AUC secondo le modalità stabilite nell’accordo iniziale.

 

6. Gestione e monitoraggio

  • Monitorare regolarmente l’impianto per garantirne l’efficienza;
  • effettuare la regolare manutenzione e gli aggiornamenti tecnologici se necessario.

Seguire attentamente questi passaggi assicurerà una corretta implementazione del Gruppo di Autoconsumatori Collettivi, favorendo una gestione efficiente e la condivisione responsabile dell’energia prodotta.

Per essere sicuri di farlo al meglio è però necessario affidarsi alla professionalità di esperti del settore come quelli del team di NEST. Se sei interessato alla costituzione di un Gruppo di Autoconsumatori Collettivi o vuoi saperne di più non esitare a contattarci tramite mail o telefono!

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