20 Mar Fine dello scambio sul posto? I possibili scenari per l’anno 2024
Lo Scambio Sul Posto, come ampiamente descritto nel nostro articolo “Fotovoltaico: autoconsumo, Scambio Sul Posto e Ritiro Dedicato”, rappresenta un meccanismo di valorizzazione dell’energia elettrica prodotta ed immessa in rete mediante una sorta di “rimborso parziale” delle bollette che si pagano al fornitore per l’energia che risulta prelevata dalla rete elettrica pubblica. Lo Scambio Sul Posto, di fatto, rimborsa il valore di quella quota di energia prelevata che è “coperto” dal valore dell’energia prodotta ed immessa in rete, oltre al rimborso di una parte dei costi fissi calcolati sull’energia scambiata.
Al tempo stesso, come anticipato nello stesso articolo, nelle intenzioni del governo, lo Scambio Sul Posto a breve non dovrebbe più rappresentare una opzione per i produttori.
Tuttavia, il tanto atteso termine dello Scambio sul Posto, previsto per la sottoscrizione di nuove convenzioni per la fine del 2023 e per le convenzioni in essere per la fine del 2024, sembra essere stato temporaneamente accantonato, portando un respiro di sollievo sia a coloro che già possiedono un impianto fotovoltaico sia a coloro che intendono installare un impianto fotovoltaico nel corso dell’anno corrente.
Proroga al 2024: Mancano i Decreti Attuativi
Attualmente, la “data di scadenza” dello Scambio Sul Posto è stata prorogata almeno fino al termine del 2024, poiché mancano ancora i decreti attuativi che avrebbero dovuto regolare la fine di questo meccanismo. Nonostante l’approvazione del decreto sulle comunità energetiche, la normativa che dovrebbe mettere fine allo Scambio Sul Posto deve ancora essere completamente definita. Il GSE ha comunicato che, per il momento, non sono state ricevute indicazioni specifiche in merito e, di conseguenza, lo Scambio Sul Posto continua, di fatto, ad essere in vigore.
Opportunità per i Nuovi Impianti Fotovoltaici
In questo contesto, persino coloro che installeranno nuovi impianti fotovoltaici nell’anno in corso potranno ancora beneficiare del meccanismo: questo significa che l’energia prelevata dalla rete durante le ore in cui l’impianto fotovoltaico non è operativo può essere ancora compensata grazie alla quota parte di energia prodotta e immessa in rete.
Il termine del 31 Dicembre 2024
Tuttavia, per chi già usufruisce di questo meccanismo, è importante tenere d’occhio la data del 31 dicembre 2024, quando gli impianti già attivi dovrebbero passare ad altre forme di sostegno, come le Comunità Energetiche Rinnovabili o il Ritiro Dedicato.
Possibile ulteriore proroga e incertezze normative
È ancora presto, comunque, per allarmarsi, poiché, considerando la mancanza di decreti attuativi, si parla già di prorogare ulteriormente la scadenza al 2025 o, addirittura, al 2026.
Prospettive per il 2024 e riflessioni future
Il protrarsi del meccanismo dello Scambio Sul Posto per l’intero anno 2024, lasciando aperta la possibilità, almeno per il momento, di utilizzare la rete come una “batteria di accumulo” dell’energia elettrica prodotta e non autoconsumata, offre un respiro di sollievo a chi sta pianificando l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Come detto, rimane essenziale monitorare attentamente gli sviluppi normativi, in particolare, per gli impianti già attivi che, allo stato dell’arte, entro la fine del 2024 dovranno scegliere un diverso meccanismo di sostegno.
Tuttavia, è impossibile negare che la mancanza di decreti attuativi abbia creato una situazione di incertezza. Una mancanza di chiarezza normativa che potrebbe rappresentare un ostacolo per la transizione verso nuovi modelli energetici.
Pertanto, è auspicabile che la proroga, oltre a fornire un margine di manovra ai consumatori, risulti di stimolo e rappresenti un momento per ulteriori riflessioni sulle future dinamiche del settore energetico rinnovabile da parte del governo.
Noi del team di NEST continueremo a monitorare e riferire costantemente in merito a questa oltremodo intricata e controversa questione, al fine di mettere a disposizione dei nostri Clienti produttori una adeguata conoscenza della materia, così da avere più elementi possibili per valutare e prendere decisioni consapevoli su come procedere.
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