25 Mar Nuovo PNRR: 1,5 miliardi per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici rurali
Il Ministero delle Politiche Agricole ha annunciato che, dopo la consultazione tecnica sulla Missione 2 del PNRR “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, entro il prossimo 31 Marzo verrà pubblicato il bando per la misura “Parco Agrisolare”, con il quale vengono destinati 1,5 miliardi di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici su capannoni agricoli, cascine e allevamenti.
Le finalità sono: rendere il settore dell’agricoltura e agroalimentare sempre più sostenibili favorendo la riduzione degli alti consumi energetici.
Parco Agrisolare: gli obiettivi del bando
Come abbiamo già anticipato, l’obiettivo principale della misura è la riduzione dell’impatto ambientale, favorire l’impiego di energie rinnovabili della filiera agroalimentare e sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica escludendo totalmente il consumo di suolo. L’ intervento prevede, infatti, l’installazione di moduli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Con il bando si punta così a raggiungere l’installazione di impianti fotovoltaici su una superfice pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW contribuendo così ad aumentare la sostenibilità e l’efficienza energetica del settore agricolo.
Parco Agrisolare: chi può richiedere gli incentivi
La misura del PNRR è rivolta alle imprese agricole singole o associate con la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), ai Coltivatori Diretti iscritti alla previdenza agricola e le imprese agroindustriali. L’avviso di consultazione indica che sono esclusi i produttori agricoli esonerati dall’obbligo di contabilità e precisa che sono tali i soggetti con volume d’affari inferiore a 7.000 euro annui.
Parco Agrisolare: interventi e spese ammissibili
Gli interventi ammessi all’agevolazione, devono essere realizzati sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica, agroindustriale e attualmente iscritti al catasto dei fabbricati. Gli interventi inoltre, dovranno riguardare l’installazione di impianti fotovoltaici con la possibilità di eseguire contestualmente anche uno o più dei seguenti interventi:
- Rimozione e smaltimento dell’amianto: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro e rispettando le vigenti norme in materia;
- Realizzazione dell’isolamento termico: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato. In caso di coperture ventilate deve essere presente una barriera radiante;
- Realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato. Ad ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.
Parco Agrisolare rappresenta una misura misura ah hoc per le imprese agricole ed agroindustriali che fornisce incentivi specificatamente per la realizzazione di impianti fotovoltaici, a differenza di quanto avveniva in passato attraverso i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), in cui gli investimenti nel fotovoltaico erano solo una delle spese ammissibili e, pertanto, anche la relativa quota economica era marginale e limitata all’interno di un progetto più ampio.
In questo caso le voci di spesa ammissibili includono:
- Progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali comunque richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza;
- Spese di rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente;
- Fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
- Demolizione e ricostruzione delle coperture;
- Installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica per la mobilita sostenibile di macchine agricole;
- direzione lavori;
- costi di connessione alla rete.
Le spese sostenute saranno ammesse fino ad un tetto massimo di 250.000 euro IVA esclusa, oltre ad essere prevista una soglia di spesa specifica per gli interventi riconosciuti pari a 1.500 euro/kWp (kilowatt di picco). Per godere dell’incentivo la potenza massima degli impianti deve essere pari o inferiore a 300 kWp e superiore a 10 kWp. L’incentivo sarà riconosciuto in conto capitale, nella misura del 65% della spesa ammessa e con la possibilità di un ulteriore maggiorazione del 25% per le “imprese giovanili”. Saranno previsti alcuni criteri di priorità delle domande, in particolare saranno considerati prioritari gli interventi già autorizzati, ossia gli impianti destinati all’autoconsumo per i fabbisogni aziendali, quelli che prevedono la rimozione dell’amianto, l’isolamento termico o l’aerazione del tetto, le installazioni effettuate nelle aree colpite negli ultimi dieci anni da avversità climatiche, ambientali e sismiche oggetto di riconoscimento con Provvedimento ufficiale ed, infine, le installazioni che prevedono la condivisione dell’energia con lo strumento delle comunità energetiche.
In caso di ex aequo, l’ordine di priorità potrà essere definito dando priorità ai giovani agricoltori, all’imprenditoria femminile, alla presenza di sistemi di accumulo e gestione dell’energia prodotta, al maggior importo del progetto e alla data di presentazione della domanda.
Parco Agrisolare: presentazione della domanda per accedere al bando
Il bando ufficiale sarà pubblicato in linea con i tempi previsti, entro il 31 marzo e da quel momento in poi, le domande potranno essere inviate. Queste saranno poi gestite ed esaminate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), indicato dal Mipaaf, quale attuatore di questa specifica linea di intervento del Pnrr.
NEST è al vostro fianco, dall’analisi preliminare di fattibilità del progetto alla elaborazione e presentazione dell’istanza, dalla realizzazione degli interventi alla gestione documentale di progetto, fino alla rendicontazione finale. Data la complessità del bando e della documentazione necessaria per la presentazione della domanda, invitiamo gli interessati a contattarci fin da subito per una consulenza, in modo da poter pianificare gli interventi in concomitanza con l’apertura del bando.
Richiedi una consulenza!